La multa all’Eni non deve arrivare nelle bollette. Questa è il monito di Intesaconsumatori (ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI). Al momento, il quadro all’interno del quale ci muoviamo, vede il monopolista del gas che contesta il potere di regolazione del prezzo del gas da parte dell’ Autorità dell’energia. E’ evidente che se questo compito dell’Autorità dovesse venire meno, la multa dell’Eni sarebbe scaricata nelle bollette dei suoi clienti. Il 14 febbraio è iniziato al Consiglio di Stato l’esame del contenzioso sul potere di intervento dell’Autorità. E’ chiaro che un pronunciamento favorevole all’Eni farà diventare reale il rischio, per ora paventato, che i cittadini, dopo aver subito il raffreddamento da carenza di gas, saranno costretti a pagare anche la multa dell’Eni perché sarà inserita surrettiziamente nella bolletta.
La multa, di ben 290 milioni di Euro, è più che meritata per un soggetto monopolista di fatto che ha approfittato del proprio potere ? afferma Intesaconsumatori – non solo per bloccare i propri competitors, ma perfino per condizionare lo sviluppo economico del paese con informazioni rivelatesi non veritiere (la cosiddetta bolla-gas tanto paventata per evitare eccessi di offerta!).
Questo comportamento ha pesato sulle spese delle famiglie oltre a determinare la situazione di emergenza con cui l’Italia è costretta a convivere da un mese. Non vogliamo che oltre a questo enorme danno ci ritrovassimo anche con la beffa di dover sostenere gli oneri di una multa strameritata.