Le associazioni dei consumatori chiedono alle istituzioni di intervenire per porre un freno “all`aumento indiscriminato dei prezzi“. Nel giro di sei mesi, secondo il Codacons, la pasta è stata soggetta a rincari di oltre il 30% (il rialzo più forte dopo il gasolio) mentre pane e latte sono aumentati rispettivamente del 13,2% e del 11,8%. “Si tratta di rincari ingiustificati – afferma il referente del Codacons, Nicola D`Andrea – a fronte di una diminuzione del grano dal 15% al 25%. Il problema nasce soprattutto dal mancato controllo dei rincari lungo la filiera che va dal produttore al consumatore. Ci sono troppi passaggi e a farne le spese è sempre l`utente finale. Secondo Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori “il livello d`inflazione rimane alto e preoccupante: è emergenza prezzi ? sostengono -, soprattutto per i generi alimentari e i prodotti energetici. Due beni primari e insostituibili, che rappresentano la spesa più considerevole per le famiglie, e che drenano risorse, comprimendo così tutti gli altri settori commerciali e produttivi, con un grave danno per l`economia“. Rispetto ad agosto 2007 le associazioni hanno rilevato per la pasta un incremento del 26%, per il pane del 16%, per pollo e patate oltre il 40%. Per una ricaduta totale sulle famiglie di 565 euro per il 2008. Per questo motiv il presidente del Movimento difesa del cittadino del Fvg, Raimondo Englaro chiede “un`adeguata politica a favore dei cittadini consumatori per quanto riguarda la lotta al carovita che – spiega – non deve essere solo un fatto estemporaneo, ma parte di riforme strutturali che si pongono come indispensabili in regione“.