Il CODACONS, tramite le segnalazioni di molti utenti, è venuto a conoscenza di un fenomeno che sta creando non pochi problemi ai consumatori. Si tratta delle procedure per il rinnovo del pegno per chi, necessitando di una liquidità monetaria, ha consegnato i propri beni al Monte dei pegni.
Se fino a pochi giorni fa era possibile recarsi presso la Banca di Roma, che gestisce il servizio, in un orario compreso tra le 8 e le 14, ora è necessario presentarsi prima delle ore 9 e prendere un numero di prenotazione che consente di effettuare le operazioni. La Banca di Roma, stabilendo il numero massimo di utenti che giornalmente possono usufruire del servizio, ha imposto un limite ai consumatori. La cosa più grave risulta però essere un’altra. Gli utenti che, non sapendo dell’innovazione apportata dalla Banca di Roma, si sono recati presso la stessa per rinnovare il proprio pegno, si sono trovati nell’impossibilità di compiere l’operazione, e sono così stati costretti a tornare nei giorni seguenti, di buon’ora. Nel frattempo sono scattati gli interessi legali e così i consumatori hanno dovuto pagare una cifra aggiuntiva. Di conseguenza tutti i cittadini che si recheranno a rinnovare il pegno e che non faranno in tempo a prendere il numero (limitato), dovranno tornare nei giorni seguenti e pagare gli interessi legali in più. E non per una loro colpa, bensì per una scelta limitativa della Banca.
Tutto ciò è chiaramente ingiusto e sembra configurare una violazione dei diritti dei consumatori. Per questo il CODACONS presenta un esposto all’ANTITRUST e alla Banca d’Italia, affinché accertino come effettivamente viene erogato il servizio e se ci siano comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori. Intanto l’associazione, ai sensi della legge 281/98, diffida la Banca di Roma a restituire gli interessi legali applicati a quei consumatori che si sono visti le porte ?sbarrate?, e chiede che tali interessi non vengano applicati nei confronti di chi non riuscirà ad arrivare in tempo per prendere il numero che gli regalerà il diritto a compiere le operazioni.