Passare 8 ore al giorno in ufficio con questo caldo è veramente difficile. Ancor più pesante poi la situazione se si è costretti a lavorare in giacca e cravatta, magari in una stanza non dotata di aria condizionata. In questi casi molti uomini rimpiangono improvvisamente il fatto di non essere nati donne. Queste ultime, infatti, possono risolvere il problema indossando abiti che lasciano scoperte le gambe e le braccia, e godono quindi di un indubbio vantaggio rispetto ai colleghi maschi.
Da qui la protesta di molti impiegati di uffici pubblici, pervenuta anche al CODACONS, che denunciano come discriminatorio l’obbligo imposto dal regolamento aziendale, di svolgere i loro compiti, anche in estate, in giacca e cravatta, mentre le loro colleghe possono avvalersi di abiti ben più leggeri.
Poiché i giudici del lavoro italiani non hanno mai affrontato l’argomento, il CODACONS ha deciso di sollevare la questione scrivendo una provocatoria lettera al Ministero della Funzione Pubblica, a quello dei Grazia e Giustizia e al Ministero per le Pari opportunità. Perché gli impiegati di sesso maschile devono essere discriminati rispetto alle loro colleghe? Perché devono essere costretti, anche l’estate, ad indossare la giacca e la cravatta? A questo punto sarebbe giusto, secondo il CODACONS, introdurre l’obbligo della giacca e cravatta anche per le donne, oppure deve essere data la possibilità agli uomini di indossare abiti più leggeri così da garantire lo stesso trattamento tra i due sessi.