I gestori degli impianti di distribuzione di benzina si preparano a regalarci un’altra estate di tensione. Hanno preannunciato, infatti, di voler scioperare nel mese di agosto, contro il piano di riassetto della rete nazionale di distribuzione. Anche quest’anno, quindi, i consumatori subiranno i disagi patiti negli anni passati, quando i benzinai lasciarono gli italiani ?a secco?. Questa volta però sembrano voler andare oltre. Infatti hanno minacciato di voler alzare il prezzo della benzina di 1020 lire al litro nei due giorni precedenti allo sciopero, nel caso in cui venissero precettati. A far le spese di tutto ciò, come al solito, sono i consumatori.
Il ricatto dei benzinai è, secondo il CODACONS, inaccettabile.
L’associazione non vuole in nessun modo mettersi in contrapposizione alle giuste proteste di chi considera i propri diritti lesi, ma ritiene inadeguate le misure minacciate dai gestori degli impianti, in quanto queste creerebbero gravi danni agli utenti.
Proprio per tutelare i consumatori il CODACONS annuncia che, se i benzinai aumenteranno il prezzo del carburante, presenterà una denuncia per estorsione nei confronti dei gestori degli impianti.
L’associazione invita poi i sindacati di categoria a rivedere le loro posizioni e a manifestare il proprio disagio in modo da evitare danni ai consumatori.