Dopo la notizia della rivoluzionaria ordinanza della Corte d’Appello che ha aperto la strada al risarcimento dei danni causati dal fumo attivo, ammettendo la consulenza tecnica sulle cause che hanno portato alla morte di un fumatore, il CODACONS rende noti i numeri della causa collettiva che si appresta a portare avanti in Italia e negli Stati Uniti contro l’ETI e le multinazionali del tabacco. Il dipartimento fumo dell’associazione, diretto dall’ Avv. Simona Putzu e dall’Avv. Vincenzo Masullo, sta raccogliendo da anni le richieste dei parenti delle vittime da fumo che chiedono di avere giustizia.
Più di 200 famiglie, con il CODACONS, si rivolgeranno all’Autorità, chiedendo all’Ente Tabacchi Italiano e alle Multinazionali del tabacco il risarcimento danni per aver causato la morte dei propri parenti. Nel 90% dei casi le vittime erano affette da patologia cancerogena ai polmoni, nel restante 10% da patologia cancerogena alla gola e all’apparato respiratorio. L’età media dei deceduti è di 45/50 anni, appartenenti alle più svariate categorie professionali.
Le famiglie sono state selezionate tra le migliaia di richieste pervenute all’associazione. Le cartelle cliniche dei deceduti vengono esaminate dai consulenti medici del CODACONS, Prof. Giulio Bigotti e Prof. Emilio De Lipsis, i quali valutano la connessione tra decesso e fumo attivo. Il numero delle famiglie che porteranno avanti la causa è destinato però a salire. Lo dimostrano le numerose richieste che l’associazione sta ricevendo dopo la notizia dell’ordinanza della Corte d’Appello di Roma. Il CODACONS invita tutti coloro che vogliono ottenere giustizia a visitare il sito dell’associazione (www.codacons.it) dove, alla sezione ?Fumo? troveranno i moduli di adesione alla causa collettiva.