Davvero un brutto periodo per la rete di stato.
Il programma Max e Tux, destinato in origine a tenere testa alla corazzata di Striscia la Notizia, si è rivelato in realtà un vero fallimento, tanto da essere sostituito negli ultimi giorni. Con un altro flop. ?La Zingara?, infatti, non ha certo migliorato i dati di ascolto di Raiuno. La minestra riscaldata, sostiene l’Osservatorio per la qualità dei programmi tv del Codacons, non piace ai telespettatori italiani. Lo dimostra la bocciatura inesorabile del nuovo-vecchio programma della Rai, che addirittura pare far peggio, in termini di audience, dei predecessori Lopez-Solenghi.
Insomma, la rete di stato salta da un flop all’altro, perdendo milioni di telespettatori e milioni di euro di incassi pubblicitari. Sarebbe interessante conoscere quanto abbia perso, economicamente parlando, la Rai da quando ?Il Fatto? di Enzo Biagi è stato cancellato…
Inoltre non si può certo dire che la trasmissione del sabato sera, Uno di noi, controbilanci la situazione negativa. E’ si vero che spesso Morandi batte la De Filippi, ma è altrettanto vero che i telespettatori davanti la tv, rispetto i medesimi periodi e giorni degli scorsi anni, sono inesorabilmente calati, segno questo di un abbassamento qualitativo dei programmi Rai. C’è poco da cantar vittoria per 6.500.000 spettatori, quando solo 2 anni fa se ne facevano 9.000.000!
Sull’argomento faziosità la Rai perde il pelo…ma non il vizio. Infatti il nuovo programma di Antonio Socci, Excalibur, secondo l’Osservatorio tv del Codacons, è la trasfigurazione delle trasmissioni di Santoro, con una piccola differenza.
Entrambi i giornalisti-conduttori, infatti, fanno della faziosità il leit motiv dei rispettivi programmi. Ma c’è faziosità e faziosità. Mentre quella di Santoro poteva in qualche modo risultare interessante proprio per la grande presenza scenica del conduttore, capace di far fronte a tutte le situazioni, quella di Socci appare più noiosa e meno allettante, anche perché il bravo giornalista non è altrettanto bravo nel tenere la scena e al programma manca spesso un filo conduttore.
In casa Rai, quindi, anche la faziosità perde qualità…
MI MANDA RAITRE: SPERIAMO CHE STASERA MARRAZZO NON CI RIFILI ALTRE? ?STRONZATE?!!!
Mercoledì scorso “Mi manda Raitre“ ha sicuramente elevato l`audience notevolmente grazie alla presenza in trasmissione di un “imprenditore“ di nome Noello D`Abrami dedito alla vendita di “gioielli“ in TV…Un soggetto davvero singolare e, tutto sommato, simpaticissimo. Certo più simpatico del grande gemmologo, perito del Tribunale di Roma, chiamato da Marrazzo a fare una complessa perizia gemmologica su 10 diamanti del valore di …55 euro (sic!!).
In pratica il grande esperto della RAI dopo attenti studi ed esami chimici e microscopici ha scoperto che il buontempone di campagna venditore di gioielli si comporta né più né meno come il fruttarolo sotto casa: ossia ricarica di 4 volte sul costo effettivo il prezzo dei diamanti che vende. Infatti, i 10 diamanti , giudicati da 55 euro in tutto erano stati venduti dal furbacchione a ben…100 euro in tutto. Meno delle zucchine , che da 2 euro al costo sono state vendute a 7,5 al chilo, o delle matite colorate o, ancora, di altri cento prodotti di largo consumo. Un comportamento sicuramente condannabile e da denunciare pubblicamente, ma , trattandosi di diamanti…forse davvero spropositato in basso! Al punto che – al di là della giusta osservazione del D`Abrami che ricordava come trattavasi di prodotti di lusso su cui alcuni illustri gioiellieri ricaricano , rispetto ai costi di acquisto in India o Madagascar anche 10 volte il valore – è sembrato davvero più si stesse assistendo ad una scenetta comica che ad una trasmissione di servizio per i consumatori.
Prosegue così la rincorsa anche di RAITRE all`audience più che alla qualità e utilità dei programmi, anche con cadute di sostanza gravi, visto che Marrazzo doveva forse effettivamente prima informarsi sul volume di vendite del Nostro furbacchione, essendo evidente che se davvero fossero milioni i suoi clienti (come lui ha azzardatamente forse affermato) , anche 500 casi all`anno (molti più dei 10 denunciati) di mancato rispetto delle clausole di ripensamento farebbero rientrare il Noello nella media nazionale delle vendite per corrispondenza non facendogli meritare la gogna cui è stato sottoposto tra risolini e ironie da foro boario, e questo sempre per quel rispetto della dignità delle persone che non può mai venir meno anche quando si intervistano malfattori o delinquenti.
In conclusione agli spettatori il giudizio finale sulla sconcertante – che ha lasciato di stucco e incapace di replica il bravo presentatore – uscita del D`Abrami in piena trasmissione dalla cui rustica bocca è uscito testualmente: “…avete detto una grande STRONZATA..“!!!
Interessante invece e degno di attenzione il servizio di stasera di Mi Manda Raitre dedicato ai punti latte e ai premi che non arrivano: una questione che accomuna migliaia di consumatori in tutta Italia.
L’osservatorio per la qualità dei programmi tv è curato dal Dott. Antonio Tamburrano, specializzato in diritto antitrust e delle comunicazioni, nonché componente esperto del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) del tavolo permanete sulla qualità dei programmi Rai.
Principali pubblicazioni:
– 1997 Multiculturalità e diritto. I “Principles“ di Unidroit: verso uno “ius comune“ del 2000
Fondazione Rui – UNIV- Italia – human progress and human rights- Bologna 7/2/97
-1998 I diritti dell’uomo nel diritto internazionale
Fondazione Rui ? UNIV ?Italia ? human progress and human rights – Bologna 7/2/98
– 2001 La distribuzione dell`era internet
Informatica Giuridica 2001 ? Editrice Simone ?