Gli edifici scolastici in Italia continuano a versare in uno stato di estrema precarietà. A confermarlo sono non soltanto i dati raccolti nel corso degli anni nelle tante campagne studentesche per l’edilizia scolastica, ma soprattutto le migliaia di e-mail giunte da tutta Italia per contribuire alla stesura del libro bianco sull’edilizia scolastica realizzato assieme al portale internet Studenti.it.
Anche i risultati dei questionari diffusi dal Codacons e dall’Uds non lasciano dubbi: la situazione degli istituti scolastici è grave.
I dati confermano l’esistenza di situazioni gravissime di disagio: moltissime scuole sono ex-ospedali, ex-condomini, ex-qualcosaltro, e pertanto non adibite assolutamente alla funzione che ora svolgono. Sono tantissime in Italia le scuole che non rispettano le minime norme di sicurezza stabilite dalla legge 626.
Da anni utenti e studenti chiedono scuole che abbiano palestre, laboratori, biblioteche. E invece ci troviamo con scuole dove cadono i calcinacci, crollano i soffitti e piove nelle aule.
Per questo gli studenti scenderanno in piazza giovedì 21 novembre in tantissime città d’Italia, per chiedere con determinazione al governo che si faccia un monitoraggio serio e dettagliato sulla situazione degli edifici scolastici e che si provveda a varare immediatamente un piano straordinario per l’edilizia scolastica.
In loro appoggio l’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) che aiuterà gli studenti in questa battaglia denunciando alle Procure della Repubblica di tutta Italia le situazioni a rischio e le scuole che rappresentano un pericolo per l’incolumità di studenti, docenti e personale didattico.