Il centralino del CODACONS e l’indirizzo e-mail dello sportello euro dell’associazione sono stati presi d’assalto dai cittadini di tutta Italia che, infuriati, hanno denunciato l’inaccettabile aumento dei prezzi dei cinema della catena Warner Village. In vista dell’euro, infatti, la società, le cui sale sono diffuse su tutto il territorio, ha deciso di adeguare i listini, ma non si è limitata a convertire i prezzi correttamente in euro, bensì ha effettuato aumenti spropositati.
Ecco nel dettaglio come sono cambiati i prezzi: il biglietto da £13.000 (pari a 6,71?) è passato a £13.554 (pari a 7?), quello da 14.000 (7,23?) a 14.522 (7,50?); i biglietti ridotti sono passati da £10.000 (5,16?) a 10.649 (5,50?) e da £8.000 (4,13?) a £8.713 (4,50?).
Aumenti di oltre il 4%! Ma non basta. Non è infatti l’unico tipo di aumento che dovranno subire i cittadini amanti del cinema. Da qualche tempo la Warner ha incrementato il numero di spot pubblicitari che anticipano l’inizio della proiezione dei film. Portando il tempo di ?bombardamento pubblicitario? a 25 minuti circa!
Per il passaggio di tali pubblicità la Warner ottiene lauti compensi miliardari, anche in proporzione al numero di biglietti venduti. Ovviamente al crescere del numero di spot crescono i guadagni della società. Alla luce di questo dato gli aumenti del costo dei biglietti appaiono ancor più ingiustificati!
Ma l’associazione sottolinea in particolare come la pubblicità a cui è sottoposto il cittadino che va al cinema sia un’imposizione bella e buona! Né sul biglietto d’ingresso, né sui listini, si avverte il consumatore che dovrà assistere a 25 minuti di pubblicità! In poche parole l’utente non ha possibilità di scegliere se subire o meno le reclames. Così capita che un cittadino si scapicolli per arrivare in tempo per l’orario di inizio della proiezione (con i conseguenti disagi che ne derivano), per poi avere l’amara sorpresa che la pellicola verrà proiettata 25 minuti dopo! E proprio a difesa di un cittadino romano che ha vissuto questa situazione il CODACONS ricorrerà al Giudice di pace di Roma, al quale chiederà il risarcimento dei danni subiti. Si configura inoltre un vero e proprio illecito, quello di pubblicità ingannevole.
La Warner entra quindi di diritto nel mirino del CODACONS, che presenterà nei prossimi giorni, in relazione agli aumenti del biglietto, un esposto per aggiotaggio all’Antitrust, alla Commissione Euro della Presidenza del Consiglio dei Ministri e alle Procure della Repubblica delle città dove hanno sede le varie sale cinematografiche della catena, nonché al Dipartimento Editoria del Consiglio dei Ministri e al Ministero dei Beni culturali. Un secondo esposto verrà invece inviato all’ Autorità garante della Concorrenza e del Mercato e a quella per le Garanzie nelle Comunicazioni affinché accertino la fattispecie di pubblicità ingannevole e sanzionino pesantemente il comportamento della Warner.