Il Codacons ha inviato oggi una diffida ai sensi della legge 281/98 all’ Autorità delle comunicazioni in merito ai richiesti aumenti delle tariffe telefoniche da parte di Telecom Italia.
Il gestore telefonico, come noto, ha annunciato di aver richiesto all’Autorità di rimodulare la tariffazione a partire dal 31 dicembre 2004, in particolare per ciò che riguarda l’aumento dello scatto alla risposta delle telefonate urbane, passando da 6,19 centesimi/? a 7,87 centesimi/?, assumendo che la manovra non peserà sulle famiglie.
Il Codacons contesta integralmente tale affermazione, evidenziando che il nuovo meccanismo tariffario penalizzerà le chiamate brevi, le quali non ammortizzeranno l’aumento dello scatto alla risposta e che gli effetti del menzionato aumento saranno avvertiti sulle bollette del 2005; gli organi di stampa, inoltre, hanno reso noto che l’Authority TLC ha calcolato gli effetti di questa rimodulazione prendendo in esame i consumi telefonici che le famiglie e le imprese hanno fatto in passato.
Telecom ? afferma il Codacons – sostiene la necessità di valutare tale periodo relativamente agli aumenti applicati nel biennio 2002/2004. L’Autorità, invece, ha comunicato che intende far riferimento ai periodi 2003/2005, in quanto l’aumento delle suddette tariffe avrà effetto a partire dal 31 dicembre 2004, ma le conseguenze dello stesso si produrranno sulle bollette dell’anno 2005. Il Codacons intende sottolineare che il diverso meccanismo di valutazione del rincaro determina parametri di stima economica completamente differenti e discordanti; nell’anno 2002, infatti, le chiamate urbane di ?lunga durata? sono state pari a 35 miliardi di minuti, mentre nel 2003 erano già diminuite a 21 miliardi di minuti.
Risulta palese, pertanto, che i risparmi preannunciati da Telecom con il nuovo piano tariffario sono inesistenti se misurati alla luce delle diverse abitudini di consumo degli utenti, emerse fino dal 2003.
Per questo il Codacons ha diffidato oggi l’AGCOM a respingere le richieste di modifica delle tariffe telefoniche avanzate dalla Telecom s.p.a., così come preannunciate con effetto a partire dal 31 dicembre 2004, invitando l’Autorità a verificare e controllare la regolarità e legittimità delle condotte da parte del gestore di telefonia e a vigilare su tali comportamenti, in particolare sugli abusi relativi ai costi dei servizi non orientati al libero mercato.