Le sezioni unite civili della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4630/2007 (Pres. Vincenzo Carbone, Rel. Fabrizio Forte) hanno respinto il ricorso presentato da Telecom contro il Consiglio di Stato che confermava due sanzioni inflitte alla società telefonica dall’Autorità Antitrust, per un importo pari a 115 milioni di euro.
Il Codacons è intervenuto nel giudizio in Cassazione al fianco dell’Authority, che aveva sanzionato Telecom per aver impedito o limitato ad altre società – tenute a servirsi della sua rete fissa perché già monopolista – sbocchi e accessi nel mercato a danno dei consumatori, formulando offerte sottocosto od occultando i costi dei servizi di interconnessione per far pagare ai concorrenti prezzi più elevati di quelli praticati alle proprie divisioni interne.
L’Autorità aveva multato Telecom anche per aver applicato sconti condizionati a clausole di esclusiva nei contratti business, prevedendo penalizzazioni nei casi di recesso o di mancato raggiungimento degli obiettivi di spesa previsti.
La Cassazione, accogliendo le tesi dell’Antitrust e del Codacons, assistito dall’Avv. Carlo Rienzi, ha respinto il ricorso della società telefonica, con la conseguenza che ora dovrà essere data immediata esecuzione a tale sentenza e la Telecom dovrà pagare i 115 milioni di euro.
?Chissà se gli americani che vogliono comprare l’azienda sono a conoscenza di tale debito verso i consumatori italiani ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? Non solo la Telecom, ex Sip, si è appropriata della rete che noi utenti abbiamo pagato per decenni con le tariffe del monopolista, ma ha anche ostacolato forme di concorrenza da parte di altri operatori del settore, facendo pesare sulle tasche degli utenti miliardi di euro ingiustamente versati. Stiamo valutando di intentare migliaia di cause dinanzi ai giudici di pace di tutta Italia ? conclude Rienzi ? affinché gli utenti siano risarciti di questo grave danno derivante dall’abuso di posizione dominante della società Telecom?.