Contro le tariffe folli del roaming internazionale applicato disinvoltamente e reciprocamente dalla compagnie telefoniche, il cui grado di trasparenza ed iniquità era stato più volte denunciato da Intesaconsumatori che aveva messo in piattaforma tale questione anche negli scioperi indetti sui telefonini, finalmente la Commissione Europea, che non sembra brillare per tempestività, ha aperto un’inchiesta, per il momento sui due principali gestori tedeschi di telefonia mobile, T-Mobile e Vodafone, accusate di aver infranto le norme comunitarie che vietano di abusare della propria posizione dominante.
Secondo l’Antitrust europeo i due operatori avrebbero fatto pagare a prezzi eccessivamente elevati il servizio di roaming internazionale, vale a dire la possibilità di ricevere e inviare chiamate, sms o mms quando ci si trova in un paese estero e non si è sotto la copertura del proprio operatore.
In particolare la Commissione, che lo scorso luglio aveva richiamato i due operatori di telefonia mobile britannici Vodafone e O2, ora contesta anche gli operatori tedeschi di imporre ?tariffe troppo elevate? agli altri gestori che si appoggiano alle loro reti. Un surplus che tuttavia – sottolinea Bruxelles – si ripercuote esclusivamente sui clienti. Per questo motivo, si legge in un comunicato, l’azione della Commissione ?vuole assicurare che i consumatori europei non debbano pagare tariffe eccessive quando usano i propri telefoni durante gli spostamenti attraverso l’Europa?.
Ora Vodafone e T-Mobile, avranno due mesi di tempo per rispondere alle accuse mosse dall’esecutivo Ue. Tempo in cui – ha sottolineato Jonahthan Todd, portavoce del commissario Ue alla concorrenza Neelie Kroes della commissaria – le società accusate rimarranno innocenti fino a prova contraria. Se invece, ha proseguito, verranno confermate le prove di ?abuso di potere? la Commissione obbligherà i gestori a ridurre i prezzi eccessivi, facendo scattare anche delle multe fino al 10% del fatturato delle aziende coinvolte.
INTESACONSUMATORI, che sulla vicenda delle tariffe di roaming internazionale aveva denunciato ripetute volte l’esosità con la totale mancanza di trasparenza degli stessi piani tariffari applicati, promovendo ben due scioperi dei cellulari, attende al varco che l’inchiesta dell’Antitrust europeo si estenda anche ad altri paesi, compresa l’Italia, essendo inaudito che gli utenti che viaggiano negli altri paesi dell’unione, debbano pagare anche 10 volte il costo per minuto di conversazione rispetto alle tariffe applicate nei loro rispettivi paesi, con una speculazione vergognosa da parte del cartello dei gestori.