La vicenda giudiziaria sull’assegnazione delle licenze UMTS trova la sua conclusione nella sentenza del Consiglio di Stato n. 1371 del 2002 che pur respingendo il ricorso proposto dal CODACONS contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Comunicazioni ed altri, ha riconosciuto tuttavia la necessità della valutazione di impatto ambientale per il rilascio delle singole concessioni o permessi a costruire per gli impianti di telefonia mobile.
Ricordiamo che il ricorso era stato presentato dall’associazione ambientalista perché venisse integrato il disciplinare di gara UMTS con la previsione di disposizioni normative sia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini attraverso una VIA sull’intera rete nazionale e con accorgimenti tecnici che riducessero l’impatto (pensiamo al roaming) sia sotto il profilo della garanzia della privacy e delle tariffe.
In seguito il Codacons aveva chiesto anche la riduzione del numero di licenze considerato eccessivo per la copertura del territorio italiano. La successiva rinuncia di BLU durante la gara aveva poi dimostrato quanto fossero fondati i dubbi sollevati dal Codacons sulla trasparenza della gara tant’è che il procuratore aggiunto di Roma dott. Vitello ha in questi giorni formulato l’atto di accusa contro BLU.
Ebbene il Consiglio di Stato pur respingendo il ricorso del CODACONS per mancanza di interesse concreto, avendo l’associazione esperito una tutela anticipatoria non ammessa nel nostro ordinamento giuridico, ha tuttavia chiaramente esplicitato la necessità ?che venga rispettata la normativa statale e regionale in tema di valutazione di impatto ambientale e la concorrente normativa urbanistica e sanitaria quale condizione necessaria per la concreta realizzazione delle infrastrutture e delle reti di comunicazione che avverrà logicamente in un momento successivo e separato rispetto a quello relativo alla procedura di aggiudicazione delle frequenze?.
Il Consiglio di Stato ha, quindi, evidenziato come nella successiva fase di realizzazione della rete, di progettazione e di realizzazione degli impianti i soggetti licenziatari dovranno rispettare le prescrizioni indicate ( necessità della VIA e rispetto della normativa urbanistica) con l’obbligo per le Amministrazioni competenti di verificare il rispetto della normativa.
In tal senso il CODACONS presenterà una diffida alla Conferenza Stato ? Regioni perché la sentenza del Consiglio di Stato trovi puntuale applicazione con la richiesta obbligatoria di VIA da parte delle società ogni qual volta si voglia installare un impianto radio base.