Come noto nella lotta all’obesità il Ministro Sirchia ha nominato una commissione scientifica di esperti che avrà il compito di riequilibrare la quantità di cibo contenuta nelle porzioni che vengono somministrate ai clienti in ristoranti e bar.
Si potrebbe così arrivare ad una riduzione delle porzioni, da molti esperi considerate eccessive, e ad una diminuzione della quantità di bevande vendute in bottiglia o lattine.
Il CODACONS, nel lamentare la mancata convocazione dei consumatori all’interno di tale commissione, interviene oggi sulla questione avanzando un legittimo dubbio: se diminuiranno le porzioni, verrà diminuito il prezzo delle portate vendute da bar e ristoranti? Perché, se eccessiva è la quantità, sicuramente è eccessivo il prezzo, spessissimo non rapportato alla quantità e qualità del prodotto somministrato.
E’ ovvio, sostiene l’associazione, che la riduzione delle porzioni deve essere direttamente proporzionale alla riduzione dei prezzi. Ma chi davvero crede che i ristoratori metteranno mano ai listini, ritoccandoli all’ingiù, per equilibrare il rapporto quantità/prezzo? ?Noi non ci crediamo proprio ? afferma l`Avv. Giuseppe Ursini, Vicepresidente Codacons ? perché il gestore di un locale di ristorazione difficilmente abbasserà i prezzi, giocando sulla possibilità che i clienti non si accorgano della diminuzione della quantità di cibo nei piatti serviti. E se, come temiamo, i gestori non diminuiranno i prezzi, quali saranno gli effetti sull’inflazione, visto che le quantità di cibo somministrate saranno inferiori? I cittadini, quindi, anzichè un beneficio per la salute ne ricaveranno un doppio danno: da una parte avranno più fame ( a causa delle porzioni più piccole) e potrebbero addirittura mangiare di più, raddoppiando il pasto, dall’altra sborseranno uguale cifra per mangiare meno. Si potrebbe invece organizzare prima una campagna di sensibilizzazione sull’argomento e poi imporre la riduzione delle porzioni con equiparazione dei prezzi?.
Altra strada da percorrere è quella di ordinare a tutti i produttori di articoli alimentari confezionati di esprimere correttamente i valori nutrizionali indicati nelle tabelle allegate alle confezioni. Infatti, i valori sono indicati, molte volte, per porzioni, specificate poi in grammi. Tuttavia, se si mette nel piatto la porzione, quasi sempre la stessa è superiore a quella indicata in etichetta, per cui il cittadino si trova ad ingerire una quantità di sostanze superiori a quelle che lo stesso immagina per ogni prodotto, con ulteriore danno alla salute.