L“altolà al caro pane e pasta arriva da Mr Prezzi, il Garante per la Sorveglianza Antonio Lirosi. “Il livello dei prezzi non trova più giustificazione nell“andamento del mercato delle materie prime“ ha ammonito Lirosi che a pochi giorni dal Ferragosto ha convocato tutta la filiera, dai produttori di farina fino ai rappresentanti del commercio e a loro ha chiesto “un“inversione di tendenza“ a partire da settembre. Che qualcosa negli ultimi mesi non sia andato in maniera lineare lo stanno a dimostrare i numeri forniti dallo stesso ministero per lo Sviluppo economico: a giugno rispetto allo stesso mese dello scorso anno c`è stata una riduzione del 16,2% del costo del frumento tenero, e di un calo dell“11,2% del prezzo all“ingrosso della farina di frumento. Però il pane è aumentato dell` 1,2%. E sugli scaffali, sempre a giugno, i rincari per la `pagnotta` e per la pasta hanno toccato punte massime anche del 30,4% (a Napoli) e del 51,1% (a Palermo). Il timore, ha detto chiaro Mr Prezzi è che “qualcuno possa speculare, tenersi il grano“ per poi rivenderlo al momento opportuno, mentre, è stata la stoccata dopo gli allarmi lanciati ancora nei giorni scorsi su presunte `carestie`, “la raccolta del grano è andata bene“ e l`industria dovrà essere quindi regolarmente rifornita delle materie prime. E proprio per verificare che l`andamento dei prezzi nei passaggi di filiera sia coerente con l`andamento dei mercati, da settembre partirà un piano di controlli, anche con l`ulteriore aiuto della Guardia di Finanza. Sul fatto che il caro-grano non possa più essere un alibi per la corsa al rialzo dei prezzi al dettaglio concordano tutte le associazioni; schierati con il Garante i rappresentanti del commercio, dei produttori agricoli, e le associazioni dei consumatori che anzi, sul piede di guerra, annunciano con il Codacons e Federconsumatori, di essere pronte ad azioni legali, con la presentazione di denunce per aggiotaggio e speculazioni e paventando eventuali class-action a difesa dei consumatori e dei portafogli degli italiani. Assente ieri all`incontro con il Garante i rappresentanti dei produttori di farina, proprio quelle categorie a cui Lirosi ha chiesto di fare “il primo passo“ riducendo, dato il calo del costo del grano sui mercati internazionali, i propri i listini. Sul tavolo di Mr Prezzi è però è arrivata dall`Italmopa (L`Associazione Industriali Mugnai e Pastai) una nota che “conferma la diminuzione del 20% dei prezzi delle farine sui mercati delle materie prime“. Una nota, che è l`auspicio di Lirosi, possa essere quel segnale che preluda a “quell`inversione di tendenza“ che Mr Prezzi e consumatori si aspettano da settembre. “Da parte nostra c`è tutta la volontà di spiegare ai nostri associati la necessità di ridurre il prezzo del pane al consumatore, ma solo a fronte di una reale diminuzione dei costi della farina che al momento non abbiamo riscontrato“ ha detto il presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), Luca Vecchiato, a margine del Tavolo con le categorie della filiera pane e pasta convocato dal garante per la sorveglianza dei prezzi Antonio Lirosi. Vecchiato esprime inoltre soddisfazione per l`incontro e per il riconoscimento giunto da Mr Prezzi di aumenti marginali per il costo del pane negli ultimi sette mesi. “Come evidenziato dalla documentazione portata al Tavolo ? ribadisce Vecchiato ? ad oggi non c`è stato alcun calo dei prezzi della farina per i fornai“. “Le riduzioni dei costi della farina ? aggiunge ancora Vecchiato ? dovranno essere sostanziali, in modo da poter coprire sia gli aumenti dei costi del lavoro che gli aumenti dei costi legati all`energia“.