Record per i permessi di accesso al centro storico di Roma, 149.000 così suddivisi: 8000 per il carico e lo scarico delle merci, mentre prima c’erano le fasce orarie; 15.000 quelli per i funzionari e i politici (numero stabile); 20.000 per i disabili (più di prima); 26.000 residenti (erano 15.000: chi sono gli altri che improvvisamente si sono trasferiti al centro??); 80.000 auto di servizio (Acea, Ama, Telecom, Italgas, quando 80.000 sono tutti i dipendenti che operano in zona centrale, forse una macchina e un permesso per ciascuno??).
Passino pure quelli concessi a disabili , ma gli 11.000 permessi in più per i residenti da dove saltano fuori? Un dato a dir poco sospetto che richiede necessariamente delle spiegazioni.
La politica del Comune di Roma, infatti, prevedeva delle misure strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico nel centro storico. Misure che, tuttavia, alla luce dell’incredibile aumento dei permessi di accesso, potrebbero essere vanificate.
L’intesa delle associazioni di consumatori vuole vederci chiaro sulla questione e presenterà nei prossimi giorni un’istanza d’accesso al Comune al fine di conoscere, nel più totale rispetto della legge sulla privacy, quanti siano i residenti del centro storico di Roma, e quanti intestatari di permessi risiedano nella stessa zona.
CODACONS, FEDERCONSUMATORI e ADUSBEF effettueranno l’incrocio con i dati anagrafici e per tutti coloro che hanno trasferito la residenza nell’ultimo anno e presenteranno una denuncia per truffa alla Procura della Repubblica e per omesso controllo nei confronti degli organi a ciò preposti.
Un esposto infine alla Corte dei Conti per la spesa pubblica enorme connessa a tale spreco di permessi.
Con questi dati si potrà così determinare il numero di permessi concessi in esubero. L’intesa delle associazioni chiederà al Comune la revoca delle autorizzazioni concesse per tutti coloro che non risulteranno residenti nella zona interessata.
Carlo Rienzi |
Elio Lannutti |
Rosario Trefiletti |