Nel mese di luglio è previsto un aumento fino al 30% per le polizze Rc auto. Se il rincaro del premio sarà superiore al tasso di inflazione programmato l’assicurato potrà risolvere il contratto anche all’ultimo momento. Altrimenti l’art. 1 comma 3 della legge n. 57/2001 prevede che la disdetta sia inviata a mezzo fax o raccomandata almeno trenta giorni prima della data di scadenza indicata nella polizza. Purtroppo alcune compagnie stabiliscono tempi ancora superiori (60 giorni), rendendo così più difficoltosa la possibilità di recedere. Un maggiore tasso di mobilità delle clientela costituirebbe un importante fattore propulsore della concorrenza e del conseguente abbassamento dei premi. Invitiamo pertanto tutti gli assicurati, con contratto in scadenza al 1° luglio, a inviare immediatamente la disdetta in attesa di verificare l’esistenza di tariffe più basse con altre società.
Il Codacons ha chiesto nel frattempo all’Autorità Antitrust di imporre alle compagnie una riduzione del termine per recedere e chiede al legislatore una modifica in tal senso del disegno di legge in discussione al Senato. Un ulteriore impedimento per il consumatore è relativo all’attestato di rischio che va consegnato per poter stipulare il nuovo contratto. Praticamente tutte le compagnie, per ostacolare l’assicurato, danno l’attestato nel termine ultimo previsto dalla legge, 3 giorni prima della scadenza della polizza. Questo comportamento generalizzato si configura come un comportamento collusivo a danno della concorrenza e del consumatore che, specie se si trova davanti a differenze di prezzo minime, finisce per rinunciare alla disdetta, riconfermando il contratto in essere. Anche su questo punto è stato chiesto un intervento dell’Autorità Antitrust.