Supermercati e banche entrano nel mirino del Garante per la privacy. Con due delibere Rodotà ha inflitto sanzioni contro un istituto di credito e contro un ipermercato. Il primo è stato multato perché inviava materiale pubblicitario nonostante la volontà contraria del cliente, il secondo perché non aveva avvisato la clientela della presenza di un sistema di videosorveglianza, che riprendeva immagini, sia all’interno che all’esterno dei locali, ventiquattro ore su ventiquattro.
Entrambi gli interventi del Garante accolgono in pieno le richieste del CODACONS, che da anni si batte per la tutela della privacy del cittadino. In particolare l’associazione ha manifestato, in varie occasioni, il malumore degli utenti derivante dal fenomeno dello spamming, ossia l’invio indiscriminato di pubblicità indesiderata sulla propria posta elettronica, o più in generale di messaggi pubblicitari, allo stesso modo del fastidio derivante dall’essere ripreso da telecamere di sorveglianza che inquadrano in continuazione clienti e passanti.
Tuttavia il CODACONS, pur esprimendo soddisfazione per le iniziative del Garante, punta il dito contro le sanzioni inflitte dall’Autorità. Infatti i 250 euro per l’istituto di credito, così come i 3.000 euro dell’ipermercato, rappresentano una cifra del tutto irrisoria per dei colossi economici, e quindi perdono tutta la loro efficacia, nonché l’effetto deterrente che invece dovrebbero avere.
Sarebbe opportuno, conclude il CODACONS, decuplicare le sanzioni pecuniarie inflitte ai trasgressori della privacy, offrendo così tutela ancora maggiore ai cittadini.