Dopo aver ottenuto dal ?Governo amico? provvedimenti ad hoc nel settore assicurativo (legge truffa RC Auto, provvedimenti sul danno biologico,patente a punti,riduzione di 1,5 punti del Fondo Vittime della strada, passato dall’aliquota del 4 al 2,5 per cento,ecc.) promettendo in cambio una moderazione tariffaria ed un abbattimento dei premi anche in virtù di un protocollo (di carta straccia) sottoscritto con il ministro Marzano e talune associazioni, l’Ania avanza smodate richieste di spudorati sgravi fiscali nel settore RC auto, per addossare alla collettività sia l’inefficienza che la mancanza di concorrenza e di trasparenza nelle assicurazioni.
Intesa dei Consumatori, sdegnata a fronte di tali spudorate richieste dell’Ania che, senza ritegno, ha promesso una automatica riduzione delle salate tariffe RC Auto qualora il Governo dovesse varare sgravi fiscali nel settore,addossando la differenza di aliquota ad altri settori produttivi ed in ultima istanza ai cittadini,mazzolati e doppiamente tartassati sia con le tariffe tra le più elevate d’Europa che con carichi fiscali già superiori alla media europea.
Mentre gli assicurati ?virtuosi? che non hanno prodotto alcun sinistro o incidente di sorta e che hanno maturato il diritto alle diminuzioni tariffarie dal 10 al 20 per cento per cento per effetto della riduzione dell’aliquota del Fondo Vittime della strada, della minore sinistrosità e di un protocollo solennemente sottoscritto tra il ministro Marzano,l’Ania ed alcune associazioni (che aspettano a disdettarlo, visto che si è rivelato una vera e propria presa in giro come previsto dall’Intesa che non lo aveva voluto sottoscrivere stante la totale inaffidabilità al rispetto degli impegni assunti ?),continuano a ricevere richieste di pagamento dei premi dal 10 fino al 35 per cento.
Per non parlare delle ?nuove? tariffe per assicurare i motorini (solo la RC è obbligatoria: mercato,concorrenza ed erogazione di servizi di qualità; di velocità dei risarcimenti dei sinistri; di apertura al pubblico degli uffici in orari decenti; ecc. sono tanti ?optional? per le compagnie che continuano a fare utili sulla pelle dei consumatori), che in alcune zone del paese sono arrivate a costare il doppio del valore del bene assicurato,con stangate di oltre 2.000 euro per 12 mesi di sola ?responsabilità civile?,mentre molte compagnie rifiutano di assicurare per i rischi di furto ed incendio. Con Governo ed Isvap che compiaciute,stanno a guardare l’enorme buco che le Compagnie contribuiscono a scavare nelle tasche dei cittadini dal 1 luglio 1994, con la cosiddetta liberalizzazione tariffaria !