Le compagnie aeree possono accettare permessi di massa per malattia da parte degli assistenti di volo, ma non tollerano la presenza eccezionale di una bambina ad uno stage. Davvero particolare la storia di D. M., hostess romana della compagnia Blue Panorama Airways.
Un bel giorno di luglio viene chiamata all’improvviso dalla sua compagnia per partecipare ad un corso d’aggiornamento. In quel momento D.M. si trova con la figlia di 8 anni. Il tempo stringe e, non sapendo come risolvere la situazione e a chi lasciare la bambina, sceglie la via più logica per una mamma: portare con se la bambina. Partecipa allo stage, la figlia non crea alcun problema, se ne sta in silenzio seduta su una sedia.
Il giorno dopo D.M. viene richiamata dai suoi dirigenti: il suo comportamento è ritenuto inaccettabile e gli viene comminata una sanzione, la riduzione di 4 ore di retribuzione sulla prossima busta paga. Cosa avrà fatto di male? Semplice, aver portato con se la figlia, aver cercato cioè di conciliare il ruolo di mamma con quello di donna in carriera (che l’altro deve mantenere se e i suoi due figli).
Questa vicenda D.M. l’ha raccontata, sbigottita, al Codacons, che non ha esitato a rivolgersi alle autorità competenti denunciando l’accaduto.
L’associazione ha infatti inviato un esposto al Ministero del Lavoro, a quello delle Pari Opportunità e alla Commissione Nazionale per la parità tra uomo e donna in cui si chiede di verificare se il provvedimento della Blue Panorama sia corretto e se la condotta tenuta dalla compagnia aerea nei confronti di D.M. sia lecita o meno.