L’assessore Montino non riesce a notificare l’ordinanza di sgombero a Radio Maria le cui antenne inquinano oltre i limiti di legge sulla collina di Monte Mario affliggendo i bambini della scuola Leopardi. Il GIP del Tribunale di Roma respinge per ben due volte la richiesta di sequestro preventivo delle antenne avanzata dal Procuratore della Repubblica Gianfranco Amendola ritenendo evidentemente che i bambini non subirebbero danno dalla esposizione. Al Codacons, a parte costituirsi davanti al Tribunale del riesame che dovrà decidere sull’appello di Amendola, non è rimasto altro che rivolgersi al Tribunale delle Anime presso il Sacro Concistorio Vaticano. Dunque nel ricorso, indirizzato al Pontefice Giovanni Paolo II°, il Presidente del Codacons avv. Carlo Rienzi sostiene che · Inquinare oltre i limiti di sicurezza è grave peccato mortale · Violare un ordine della autorità civile o impedire o rendere difficoltosa la notifica costituisce un ingiusto intralcio alla Giustizia e peccato mortale · Non tenere a cuore la salute di centinaia di bambini esposti ai pericoli delle onde è peccato mortale Per tutte queste ragioni si chiede che siano individuati i responsabili e nei confronti di quelli di loro religiosi, sia facenti parte del personale amministrativo e dirigente sia dipendenti e giornalisti, sia applicata la scomunica prevista dal codice canonico. Nell’esposto si chiede comunque un urgente intervento diretto del Pontefice che ripristini anche l’immagine offuscata di una radio così seria e importante per la comunità proprio nel periodo caldo del Giubileo.