Molto discutibile l’iniziativa della Rai, al vaglio del suo Ufficio legale, di denunciare la Fifa per i danni che la rete avrebbe subito a causa dei troppi errori arbitrali, che durante i mondiali ancora in corso hanno portato all’esclusione della nazionale di calcio italiana. Si tratta, secondo il CODACONS, di una mera operazione pubblicitaria, forse finalizzata a conquistare la benevolenza dei telespettatori, per giunta priva di fondamento giuridico. L’associazione, infatti, fa notare che il danno per la Rai è rappresentato prevalentemente dalla risoluzione dei contratti pubblicitari e non, nello specifico, dagli errori arbitrali che comunque potrebbero anche non influire su determinati fattori come audience, incassi pubblicitari o palinsesti tv.
In sostanza, sostiene il CODACONS, non è in alcun modo dimostrabile che il comportamento di uno o più arbitri arrechi danno ad una rete televisiva, proprio per il fatto che la perdita degli incassi pubblicitari rientra nel cosiddetto rischio d’impresa, di cui sono a conoscenza tutti i soggetti che firmano un contratto di sponsorizzazione. D’altra parte, se fossero stati i giocatori a sbagliare un numero non indifferente di goal, cosa avrebbe fatto la RAI? Avrebbe fatto causa a loro?
L’unica cosa che invece si può dimostrare è il danno rappresentato dallo stress e dalla sofferenza subiti dai telespettatori davanti alla tv, causato da un errore arbitrale certo e provato. In questi casi si può intervenire ai sensi della legge 281/98 che, all’art. 3 dispone: ?Le associazioni dei consumatori e degli utenti?sono legittimate ad agire a tutela degli interessi collettivi, richiedendo al giudice competente:a) di inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori e degli utenti; b) di adottare le misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate??
Una rete di Stato, quindi, non può sentirsi lesa per aver perso del denaro che forse avrebbe perso comunque, indipendentemente dal comportamento degli arbitri e dalle scelte della FIFA, in quanto i contratti di questo tipo prevedono l’alea di una immediata sconfitta, anche al primo turno.
Per questo il CODACONS chiede al Responsabile Affari Legali Rai Rubens Esposito e al presidente Baldassarre, noto giurista, di valutare bene prima di portare avanti questa causa.
Invece di pignorare i computers del CODACONS, conclude l’associazione, Esposito e Baldassarre potrebbero sostenere l’azione del CODACONS di far causa al guardalinee della partita Messico-Italia, partecipando al seminario giuridico che si terrà il 28 giugno in V.le Mazzini 73, per il quale entrambi sono ufficialmente invitati.