Una tragedia annunciata quella che si è consumata ieri a Pesaro, dove, durante un’escursione di un centro estivo organizzato, una bambina e la sua accompagnatrice sono annegate in mare.
Già lo scorso anno il CODACONS denunciò la pericolosità delle gite scolastiche e dei centri estivi, dove troppo spesso ? e le cronache lo dimostrano ? si consumano drammi dovuti anche a incuria e negligenza da parte di chi dovrebbe garantire la sicurezza dei bambini.
Il CODACONS, a distanza di un anno, interviene nuovamente sulla questione, chiedendo a gran voce di incrementare le misure di sicurezza per tutelare i bambini che partecipano alle gite scolastiche o che sono ospiti di centri estivi, nonché gli stessi accompagnatori. L’associazione chiede in particolare che vengano informate le Forze dell’ordine locali, e preventivamente, circa i tragitti e gli spostamenti effettuati dai gruppi di bambini durante le escursioni in gita o nei centri estivi, nonché sugli orari e sulle attività che verranno svolte sul posto. Ciò affinchè le forze dell’ordine possano rilevare e segnalare con anticipo eventuali rischi e prevenire tragedie come quelle di Pesaro. A tal fine il CODACONS chiede al Ministero della Pubblica Istruzione (da cui dipendono le gite scolastiche) e al Ministero degli Interni (da cui invece dipendono i centri estivi comunali) di diramare una circolare in cui si impone di notificare, ad esempio ai Carabinieri, alla Capitaneria di Porto, ecc., competenti per territorio, attività, orari e spostamenti dei bambini. In caso di omissione gli accompagnatori dovranno essere ritenuti responsabili per eventuali danni ai bambini.
Allo stato attuale, fa sapere il CODACONS, gli accompagnatori sono responsabili solo per colpa grave o dolo, e questo fa si che molte tragedie restino impunite, data la difficoltà a dimostrare tale colpa. E’ invece necessario, conclude l’associazione, istituire la responsabilità di docenti e accompagnatori anche per colpa lieve.