Bastano pochi giorni di ritardo nel pagamento delle rate di debito per essere iscritti automaticamente nelle liste dei cattivi pagatori di banche e società finanziarie. Alla sollecitudine nell’iscrizione nelle ?liste nere? non corrisponde una altrettanto pronta cancellazione per i cittadini che si sono messi in regola. Essere iscritto in queste ?liste nere? comporta la negazione, nel futuro, del credito anche per chi ha onorato i propri debiti pagando le dovute penali.
L’Intesa dei Consumatori (Adoc,Adusbef, Codacons, Federconsumatori) denunciano l’illegalità di queste schedature che possono coinvolgere tutti i cittadini, anche i più onesti, per un semplice errore o una svista delle banche.
Da un’indagine condotta dall’Intesa risulta, infatti, che se nei primi anni ’90 erano necessari circa 60 giorni in media per essere iscritti nella lista dei cattivi pagatori oggi, utilizzando in maniera sistematica le nuove tecnologie informatiche, l’iscrizione avviene dopo soli 3 giorni in media di ritardato pagamento. L’indagine ha messo in rilievo come l’automatismo non viene applicato alla cancellazione dalle liste una volta sanato il debito.
L’Intesa,che ha chiesto al Garante della Privacy Rodotà, una immediata ispezione alla principale banca dati,la CRIF di Bologna per verificare quanti migliaia di nomi sono illegalmente detenute negli archivi informatici, ricordano che è diritto di ogni cittadino che si è visto negare un prestito, chiedere, sulla base della legge sulla privacy n. 675/96, se il rifiuto deriva dall’iscrizione nella lista dei cattivi pagatori,che corrisponde ad un vero e proprio marchio d’infamia di onestissimi cittadini e cittadine.
Allo stesso tempo verranno adottate tutte le azioni, anche legali, perché i termini e le condizioni per l’iscrizione in tali liste siano resi pubblici nei contratti per la cessione dei prestiti fatti sottoscrivere da banche e finanziarie e per far cancellare automaticamente dalle banche dati (solo quella del CRIF contiene 50 milioni di posizioni schedate),tutte quelle iscrizioni abusive da parte di cittadini onesti.
Carlo Pileri |
Elio Lannutti |
Carlo Rienzi |
Rosario Trefiletti |