IN relazione al comunicato stampa del 19/6/2002 pubblicato sul sito www.codacons.it dal titolo ?Esami: si ripete il patatrac?, si specifica che il sito Matura.it, all’interno del contratto di acquisto della Matura card, dichiara che l’invio del messaggio sms avverrà ?dopo le ore 16.00 (orario presumibile di chiusura della sessione scritta)?, e quindi non prima della prova stessa. Le critiche mosse dal CODACONS riguardavano esclusivamente il fatto che agli utenti veniva rivolto il seguente messaggio: L`utente PREMIUM ha la possibilità di navigare nel nostro archivio di tesine, appunti, mappe concettuali e temi svolti!!
Inoltre ha la possibilità di attivare la ricezione degli sms sul suo cellulare per ricevere i rumors sulla maturità e le soluzioni della seconda prova via SMS oppure gli svolgimenti via WAP o WEB!? dal quale è pacifico che non si evince l’orario di invio degli sms. Per sapere quindi a che ora sarebbe stato spedito il messaggio, l’utente avrebbe dovuto leggersi, con attenzione, il contratto, pubblicato per esteso in una diversa pagina del sito stesso. Il fatto che tale precisazione non sia stata pubblicata con la stessa evidenza di seguito al messaggio sopra riportato, fa credere all’associazione che non tutti ne abbiano acquisito coscienza, coscienza piena che è invece richiesta per la conclusione valida di qualsiasi contratto. Di conseguenza è lecito pensare che qualcuno, vista anche la giovane età degli studenti, abbia potuto credere, sbagliando, che l’sms sarebbe potuto arrivare durante l’orario di svolgimento dell’esame.
E’ palese che l’invio di soluzioni o indiscrezioni circa le prove scritte, durante lo svolgimento dell’esame, rappresenta un reato e contrasta con le disposizioni del Ministero. Crediamo che tale violazione non si sia verificata per tutte quelle prove concluse entro le ore 16. Desta tuttavia grande perplessità il fatto che non tutte le scuole abbiano concluso le prove entro le ore 16. In tal caso, l’invio della soluzione durante lo svolgimento dell’esame, non può essere taciuta.
La presente comunicazione è pubblicata per garantire correttezza e tutela anche a chi, come il responsabile del sito, Enrico Pandian, non si è trovato d’accordo con l’associazione e ha messo in dubbio la legittimazione del Codacons a intervenire sulla questione.