Lissone: Nuovo caso dell’odiosa truffa della pietra contro l’auto. L’episodio di truffa è andato in porto a Lissone mercoledì 12 ottobre e a renderlo noto è la figlia dell’uomo finito nel tranello, un 82enne.
“Voglio rendervi partecipi di un fatto grave che è successo a mio papà verso le 17 sulla SS36, all’altezza della piscina di Lissone – spiega la donna a ilcittadinonomb.it – è stato lanciato un oggetto, presumibilmente un sasso sulla portiera dell’auto da un mezzo in corsa. La cosa lo ha fatto spaventare; un individuo con auto grigia gli ha suonato facendogli segno di fermarsi. Papà, che avrebbe potuto anche sbandare e provocare un incidente, ha accostato e l’individuo è sceso esordendo: “neanche scusa mi chiedi? Non vedi che avevi la portiera posteriore aperta, guarda che danno!”.
Ecco il vademecum di suggerimenti per evitare questo tipo di inganno:
– accostarsi ascoltando i reclami del truffatore; ignorarli è sconsigliato, poiché la situazione potrebbe degenerare con gli insulti ricevuti nel tentativo di farvi fermare;
– di fronte alle pretese del malvivente chiamare i vigili. In questi casi i truffatori preferiscono evitare e lasciare perdere;
– nel caso in cui le vittime siano persone anziane o giovani inesperti è sempre meglio chiamare un figlio adulto o un genitore in soccorso;
– segnarsi il numero di targa del malvivente
– sporgere denuncia qualora siate stati vittima di questo tipo di truffa.
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