Monza: Se è pur vero che la siccità estrema rappresenta un terreno fertile per gli incendi, ciò non esclude che via lo zampino dell’uomo nell’incendio che è divampato domenica 24 luglio a Meda, in località Zoca dei Pirutit. Sul posto si sono precipitati 3 distaccamenti del comando dei vigili del fuoco di Monza, i volontari della protezione civile di Meda e 14 volontari del parco delle Groane. Proprio il rapido intervento dei soccorsi ha evitato che il rogo potesse espandersi ma il bilancio è comunque molto serio: 7.160 mq di brughiera sono andati in fumo.
Per il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “Per quanto la siccità sia uno dei maggiori fattori che alimenta il rischio di incendi, vi deve sempre essere una fonte di accensione per la fiamma, e tale fonte nell’85% dei casi è l’uomo.
Inoltre, occorre considerare che il Parco delle Groane è da tempo una grossa piazza di spaccio, pertanto non si può escludere che dietro l’incendio ci sia la mano della malavita.
Appare dunque necessario che vengano svolte delle indagini sull’accaduto, per evitare che vi possano essere delle responsabilità penalmente rilevanti nella vicenda“
Per tali ragioni, il Codacons presenta esposto in Procura, affinché si indaghi sull’accaduto. Se verranno individuati soggetti responsabili, l’associazione sarà pronta per costituirsi parte civile.
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