Dal buco nero dei bond argentini sono emerse nei giorni scorsi altre due sentenze favorevoli ai risparmiatori. Questa volta le azioni legali erano state promosse da tre soggetti: una coppia, madre e figlio, residenti in provincia, e una pensionata residente in città . Complessivamente avevano affidato a Carife circa 40mila euro, il giudice ha disposto il rimborso di circa 30mila euro (il resto corrisponde al valore attuale dei titoli ancora detenuti dai risparmiatori e alle cedole incassate). A dare la notizia è stata l`associazione consumatori Codacons, che ha patrocinato la coppia dei ricorrenti. L`altra persona, quella residente a Ferrara, è stata assistita dallo studio dell`avvocato Alessandra De Rosa, che è la rappresentante locale dell`associazione. “Le sentenze ci sono state notificate alla fine di agosto – ricordava ieri Alessandra De Rosa – sappiamo che la banca ferrarese ha perso la causa ma ancora non siamo in possesso delle motivazioni“. In una nota stampa il vice presidente nazionale del Codacons, avvocato Bruno Barbieri, ricorda che “già da metà 1999 tutti gli istituti di credito e le maggiori agenzie di rating internazionali ben conoscevano il rischio legato al titolo Bond Argentina e ciò nonostante gli attori (i risparmiatori, ndr) non vennero informati del rischio che stavano assumendo“. Barbieri sottolinea che è stata Carife “che si è cercata lei stessa in qualche modo questo risultato in quanto come è noto è tra gli istituti di credito che non ha quasi mai voluto chiudere le controversie nè in sede stragiudiziale che giudiziale nonostante le sollecitazioni in tal senso a differenza di molti altri istituti di credito che, se citati in giudizio dal Codacons, hanno accettato di trattare la chiusura delle vertenze versando anche l`80-90% dell`investimento“. L`obiettivo del Codacons è far conoscere “a coloro che sono rimasti vittima dei fenomeni del “risparmio tradito“ che sono ancora migliaia i possessori di Bond Argentina o di altri titoli andati in default o di coloro che sono rimasti vittima di perdite a causa di mancate informative della banca i quali possono ancora oggi tranquillamente agire contro il proprio istituto di credito per ottenere la restituzione integrale delle somme investite o quanto meno ottenere un risarcimento danni se hanno già venduto i titoli in base alla perdita economica subita come differenza tra il valore nominale di acquisto ed il ricavato dalla loro vendita“. Il recapito indicato è il numero verde 800.05.08.00 oppure 051/644.84.80. L`associazione esaminerà gratuitamente la documentazione per verificare se esistono gli estremi per agire contro il proprio istituto.