Anche la Fabi critica duramente il comportamento delle banche nel collocamento dei Bond Cirio: “In questa vicenda ? ha detto Gianfranco Amato, segretario generale aggiunto della FABI – non hanno funzionato i controlli sulla sana e prudente gestione. Le banche hanno mancato quanto meno ai doveri di deontologia e di etica professionale e per la gravità e l`estensione dei fatti in questione sembrano opportuni, oltre all`intervento della Banca d`Italia quale autorità di vigilanza, sia interventi specifici sia misure di carattere generale in merito al funzionamento del sistema bancario da parte del ministero dell`Economia e delle Finanze“.
Adusbef,Codacons e Federconsumatori sono liete che anche il sindacato dei bancari,che spesso non vede e non sente ciò che accade in banca (perché se vedrebbe e sentirebbe potrebbe aiutare a prevenire fenomeni diffusi di distruzione del risparmio dei cittadini),si sia accorta dello scandalosa situazione dei bond Cirio frutto di una dissennata politica di disinvolti affidamenti delle maggiori banche ad uno spregiudicato finanziere d’assalto,i cui rischi sono stati consapevolmente addossati ai risparmiatori.
Le organizzazioni dei lavoratori bancari,oltre alle tardive denunce effettuate quando non se ne può fare a meno,possono dare un grande contributo sulla strada della trasparenza e della corretta gestione del credito e del risparmio,anche concordando con le associazioni dei consumatori dell’Intesa corretti codici etici e deontologici di condotta,da inserire nei contratti collettivi di lavoro, che aboliscano i sistemi premianti diffusi nel settore,che incentivano tanto più si piazzano prodotti ?bidone? ai risparmiatori. Si attendono risposte.
In merito al ?positivo accoglimento da parte del cda Cirio del progetto del gruppo turco Cukurova, per salvare il gruppo agroalimentare italiano?, come riportato dalle Agenzie di stampa,Adusbef,Codacons e Federconsumatori lamentano la totale assenza di comunicazioni complete,trasparenti e non fuorvianti, diffuse liberamente che possono sconcertare gli obbligazionisti.
In una vicenda come questa la Consob non può continuare a fare da spettatrice assente, ma deve intervenire per evitare che oltre al danno già subito da 40 mila risparmiatori,per dirette responsabilità ed omessi controlli delle autorità preposte alla vigilanza,si aggiunga la beffa di piani di salvataggio troppo spesso annunciati e mai realizzati. Comunque le associazioni dell’Intesa, che invitano i risparmiatori Cirio a non conferire alcuna delega alle banche, valuteranno il piano ?turco? quando sarà compiutamente redatto e sottoposto all’approvazione della Consob.