Secondo il settimanale ?European Voice?, il Commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes, starebbe pianificando di avviare un`indagine sul settore assicurativo sulla base di timori legati alle politiche tariffarie applicate nell`Unione. Il portavoce di Kroes, Jonathan Todd, non e` stato in grado di confermare l`iniziativa, ma ha ammesso che il Commissario sta preparando un`indagine per il 2005 sulla concorrenza sleale in tutti i servizi finanziari al dettaglio, inclusi i settori bancario e assicurativo. Secondo la testata, l`indagine della Kroes nel settore assicurativo si concentrera` soprattutto sui broker, proprio come ha gia` fatto il procuratore generale di New York, Eliot Spitzer.
Qualora il commissario Kroes dovesse aprire l’indagine sul settore bancario ed assicurativo europeo Intesaconsumatori, che ha già presentato corpose denunce all’Antitrust italiano ed europeo sulla scarsa concorrenza praticata in Italia da banche ed assicurazione, che determina costi dei servizi bancari e tariffe assicurative tra le più elevate d’Europa ed ancora in crescita invece delle promesse diminuzioni, con una qualità dei servizi che lascia a desiderare, chiede già fin d’ora di essere ascoltata, per non lasciare impunite tali pratiche anticoncorrenza.
Intesaconsumatori ricorda al commissario Kroes, che una polizza RC auto, aumentata del 131,9 per cento in pochissimi anni dalla ?finta? liberalizzazione tariffaria avvenuta nel 1994, costa in Italia circa 800 euro in media, il 46,4 per cento in più della media europea; mentre un paniere di servizi bancari per la famiglia, con solo 11 operazioni mensili, costa 501 euro,c ome ha documentato l’agenzia internazionale Arthur & Young ,contro i 36 euro dell’Olanda, mentre per chiudere un conto corrente bancario occorre pagare un pedaggio feudale di oltre 120 euro, senza contare il trasferimento dei titoli ?dematerializzati?, ossia mere scritture contabili da una banca all’altra, pari anche ad oltre 1.000 euro, e tale balzello, oltre a richiedere un ?prestito personale? per onorarlo impedisce la libera concorrenza, così come verrà accertata da un’indagine dell’Antitrust aperta in Italia il 16 novembre 2004.