COMUNICATO STAMPA DEL 13-02-14
BAMBINO DI 2 ANNI INVESTITO SULLE STRISCE PEDONALI
IL 75,9% DEGLI INCIDENTI CON LESIONI A PERSONE SI VERIFICA NELLE STRADE URBANE
CODACONS CHIEDE LIMITE DI 30 ALL’ORA IN TUTTE LE CITTA’
Il bambino di 2 anni investito a Cesano Boscone da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali è l’ennesimo incidente che accade a danno di un utente debole sulla strada. Nella stessa giornata di mercoledì, sempre nel milanese, a Cologno Monzese, un uomo di 78 anni è stato investito e ucciso mentre attraversava le strisce.
Il Codacons ricorda che secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2012, sulle strade urbane si sono verificati il 75,9% degli incidenti (141.715 incidenti su 186.726), che hanno causato il 72,3% dei feriti (191.521 feriti su 264.716) e il 42,8% dei morti (1.562 morti su 3.653). Decisamente troppi!
Per questo il Codacons chiede che nelle città il limite sia portato a 30 km/h, una proposta che l’associazione fa da anni e che, laddove è stata accolta, ad es. a Saronno e a Milano, ha ridotto sensibilmente il numero degli incidenti.
“Di fronte a tragedie come queste i trenta all’ora sono un dovere” ha commentato il presidente del Codacons, Marco Donzelli.
“Le zone 30 devono diventare la regola in città e non l’eccezione e devono essere prioritarie anche rispetto alle piste ciclabili. Tra l’altro è un intervento realizzabile rapidamente e sarebbe anche un modo per fluidificare il traffico, considerato che nelle città italiane generalmente si arriva prima se c’è una zona 30 senza semafori piuttosto che accelerare fino a 70 all’ora, rifermarsi, ripartire, per poi rendersi conto che la velocità media, nelle ore di punta, è, spesso, inferiore a 10 km/h” ha proseguito Donzelli. “In pratica con questi continui stop and go si consuma solo più carburante, non si guadagna nulla in termini di tempo e si aumenta anche l’inquinamento” ha concluso Donzelli.
Il Codacons chiede anche al Comune di Milano di allargare ancora di più le zone 30, estendendole a tutta la città. Un modo di promuovere una mobilità sostenibile, finalizzata ad avere strade più sicure, città più a misura di bambini, ciclisti ed utenti deboli. I vantaggi sono minore inquinamento, sia atmosferico che acustico, minore congestione stradale e minori incidenti.