"I tagli delle risorse destinate alla Scuola annunciati dal governo Berlusconi avranno ripercussioni drammatiche sulla provincia di Roma". A lanciare l’allarme il presidente della Provincia Nicola Zingaretti insieme all’assessore alle politiche scolastiche Paola Rita Stella. In tutto la riduzione del personale scolastico riguarderà 6400 dipendenti, di cui 3892 insegnanti e 2508 lavoratori Ata, tra bidelli, tecnici e amministrativi. In particolare i tagli colpiranno 264 scuole dell’infanzia, 1476 primarie, 943 medie e 1209 superiori. La Provincia di Roma sarà così tra le più colpite d’Italia, seconda solo a quella di Napoli. "Si tratta di numeri rilevanti – ha commentato Zingaretti – che avranno un impatto molto serio sulla didattica". Al taglio del personale si aggiunge, poi, il rischio di accorpamento ad altri istituti, paventato dal Ministero dell’Istruzione, per 317 scuole del Lazio, ovvero quelle che ospitano meno di 500 alunni. Per Zingaretti si tratta di un’ipotesi che potrebbe creare notevoli disagi anche alla mobilità. "Chi si farà carico – si chiede il presidente della Provincia – di istituire un adeguato sistema di trasporti che consenta agli alunni di raggiungere le scuole non più vicino casa ma addirittura in altri comuni? L’accorpamento, infatti, vuol dire che almeno 80 studenti per ognuno di questi istituti verranno privati della scuola di appartenenza". Una decisione contro cui "la Provincia farà di tutto" ha aggiunto l’assessore Stella annunciando un "piano di salvataggio" per le scuole a rischio chiusura da sottoporre prima alla Regione e poi al governo, a cui spetta l’ultima parola. "La scuola, l’università e l’istruzione in generale – ha aggiunto Zingaretti – non possono e non devono essere considerati capitoli di spesa ma di investimento". Mentre – è, in sintesi, il pensiero del presidente della Provincia – le decisioni del governo e del Ministero vanno in senso contrario. A cominciare dal ritorno del maestro unico alle elementari. "Si tratta di un passo indietro netto e drammatico – ha commentato Zingaretti – che colpisce anche i bambini. Le proteste degli insegnanti mi sembrano naturali visto quanto sta accadendo. E il lutto al braccio che molti maestri indosseranno il primo giorno di scuola è tra le forme più civili di espressione di un malessere che è giusto si manifesti". E in tema di riforme scolastiche interviene anche l’assessore comunale alla Scuola Laura Marsilio con una proposta che farà discutere: "Mi auguro che il ministro Gelmini stabilisca un tetto per il numero di immigrati in ogni classe. Farò la mia parte per le scuole materne dove non dovrebbero esserci più di cinque stranieri". Intanto, l’amministrazione provinciale ha fatto il punto sui lavori programmati e realizzati per gli istituti superiori di Roma e del territorio. La giunta Zingaretti ha già stanziato 64 milioni di euro per 141 interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e nuova edilizia scolastica: più aule, più istituti e pannelli fotovoltaici in 40 scuole. Dopo la denuncia del Codacons, l’obiettivo è la messa in regola entro i prossimi cinque anni di tutti gli istituti superiori. Ma non è tutto. L’assessorato alla politiche scolastiche ha infatti preparato per presidi e dirigenti scolastici un ventaglio di proposte culturali ed educative che potrebbero integrare il piano di offerta formativa. Otto gli ambiti delle attività extra-scolastiche interessati dal progetto e totalmente finanziati dall’assessorato: legalità, memoria, educazione scientifica, dispersione e orientamento, arte visiva, musica, teatro e pari opportunità.