Quasi cento vacanzieri friulani in partenza ieri mattina per Ibiza con un volo charter dell`Alpitour sono rimasti a terra, dopo un`attesa durata un giorno e una notte: il vettore spagnolo dell`Orion Air, previsto verso le 9.30, non è mai giunto all`aeroporto di Ronchi dei Legionari. Inutile ed estenuante l`attesa dei turisti, convocati alle 8.10 dal tour operator per la partenza prevista alle 10.20, poi rinviata alla sera alle 18.30 e infine al giorno dopo, a ora da determinarsi, forse anche la notte stessa. Dopo aver sperato invano per un`intera giornata che arrivasse l`aereo da Ibiza, un low coast proposto dall`Alpitour, alla fine i turisti, provenienti dalla provincia di Udine e da Trieste, qualcuno dal Veneto, si sono rassegnati a tornare a casa per aspettare la convocazione. Chi non abitava nei dintorni di Ronchi, 50 persone circa, è stato ospitato all`Hotel Franz di Gradisca, nell`attesa di ricevere un`eventuale telefonata di avviso della nuova data di partenza, anche in piena notte. Probabile il decollo nella mattinata odierna, ma fino a ieri sera era impossibile ottenere notizie confortanti: l`infopoint dell`aeroporto scaricava il problema alla compagnia, la quale alle 17, dopo aver consegnato la lettera di avviso a tutti i passeggeri della partenza rinviata, non era più reperibile. Rabbia e stanchezza hanno dunque preso il sopravvento, soprattutto tra chi aveva a disposizione solamente una settimana di ferie. “È la quarta volta che mi succede, ogni anno la stessa storia – spiega una signora della provincia di Udine. – Anche oggi fino all`ultimo momento non sapevamo nulla. Dopo la colazione ci hanno offerto il pranzo, poi un ragazzo ha telefonato allo zio che sta a Ibiza, il quale gli comunicava che il vettore che sarebbe dovuto venire a prenderci non era più in partenza dalla Spagna, anzi già avvisavano i passeggeri del pernottamento a Ibiza. Io adesso pretendo il rimborso del viaggio per il giorno di vacanze in meno, e se passano 24 ore dalla prevista partenza chiederò la rescissione del contratto e un`altra destinazione pari merito“. La signora ha trascorso la notte a Gradisca assieme ai suoi sfortunati compagni di viaggio, che hanno speso dagli 800 euro per una doppia in mezza pensione (il pacchetto minimo, privo di assicurazione) ai 1100 euro. Quasi tutti hanno comunque optato per la partenza, seppur ritardata, nell`impossibilità di chiedere ferie in altri giorni; qualcuno invece non ci sta e ha consultato il Codacons: l`associazione dei consumatori si è recata ieri stesso in hotel a Gradisca a sostenere i vacanzieri, suggerendo le possibili alternative per rivalersi sulla compagnia di viaggio e recuperare la giornata persa con trolley e valigie al seguito, vagando in aeroporto da una panchina all`altra.