Organizzazioni di commercianti e consumatori concordano, sebbene con giudizi differenti, sulle difficoltà del primo giorno di saldi. “Manca l`attesa del saldo – sottolinea il segretario generale provinciale di Confesercenti, Valter Giammaria. – La speranza è comunque quella di aggiustare una stagione difficile“. Ma il primo giorno ha fatto registrare un calo delle vendite, dal 2007, stimabile tra il 5 e il 10%. “Le indicazioni fornite dal nostro osservatorio – spiega il presidente di Confcommercio Roma e del Lazio, Cesare Pambianchi – parlano di affari simili a quelli di un buon sabato. La coincidenza con la bella giornata ha penalizzato i negozi del centro: speriamo in buoni risultati nei prossimi giorni“. Per il Codacons, il numero di cittadini in giro in strada e centri commerciali è diminuito di circa il 10% rispetto ai saldi estivi 2007, la propensione all`acquisto, del 15%. “L`unica soluzione – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – è la liberalizzazione dei saldi“. L`Aduc ricorda le principali regole per gli acquirenti: “Conservare sempre lo scontrino, confrontare vecchio e nuovo prezzo, ricordarsi che un prodotto può essere cambiato, diffidare da chi pretende solo il pagamento in contanti“. Come recuperare un calo di vendite che, nella prima parte della stagione, è stato del 20%, con punte del 40%? “Abbiamo proposto al Governo di unificare in tutta Italia la data d`inizio saldi“, dichiara Cesare Tirabasso, segretario provinciale area commercio di Confesercenti. “Siamo vicini alle esigenze dei commercianti“, conclude l`assessore al Commercio, Davide Bordoni, che ribadisce “l`impegno contro l`abusivismo e l`idea di realizzare una sorta di “centro commerciale naturale“ nelle strade commerciali“.