MILANO DOLORE, ANGOSCIA, preoccupazione per le condizioni del bambino precipitato dalla finestra della scuola, ma in questa tragedia il Comune non ha alcuna responsabilità: l?edificio scolastico teatro dell?incidente è assolutamente in regola con tutte le normative vigenti in materia di sicurezza. Questa la posizione espressa dall?amministrazione comunale attraverso le parole del sindaco Letizia Moratti, , e degli assessori Mariolina Moioli e Bruno Simini. Una posizione per altro confermata indirettamente anche dal commissariato di Polizia di Quarto Oggiaro, che parla della scuola di via De Rossi definendola «una scuola modello, a norma e recentemente ristrutturata». «Non ci sono nostre responsabilità – ha detto il sindaco – Resta la gravità del fatto e il dolore della famiglia». «Noi – ha spiegato Letizia Moratti – abbiamo contattato la famiglia e abbiamo verificato le condizioni della scuola che è risultata in regola. Rimane, però, la gravità del fatto. I nostri servizi sociali sono molto vicini alla famiglia, ma le verifiche non spettano a noi, non stabiliamo noi le responsabilità». E al sindaco fanno eco gli assessori alla Scuola, Mariolina Moioli, e ai Lavori Pubblici, Bruno Simini, responsabile degli interventi di manutenzione degli edifici scolastici. «Siamo profondamente colpiti dalla tragedia. Dopo il caso di Rivoli – hanno dichiarato i due assessori – è la seconda disgrazia avvenuta in una scuola in soli due giorni, anche se i due episodi non sono minimamente paragonabili. La Cappellini è infatti una scuola sicura, completamente ristrutturata e messa a norma di recente. Le stesse immagini che stanno andando in onda in queste ore lo testimoniano». L?EDIFICIO SCOLASTICO è stato completamente ristrutturato e messo a norma nel 2004 e né gli insegnanti, né i genitori che ieri hanno appreso della disgrazia hanno manifestato dubbi sulla regolarità e la funzionalità delle strutture: i davanzali sono all?altezza prevista (per raggiungerlo il bambino ha dovuto utilizzare una sedia) e a norma sono anche gli infissi e le maniglie. «Dopo la ristrutturazione – dice Simini – abbiamo avuto tutti i certificati di agibilità e, comunque, quando si fanno questi interventi si utilizzano i materiali e i modelli previsti dalla normativa» E l? amministrazione replica anche al Codacons, che ricorda come, secondo il Decreto ministeriale del 1975, le prime e le seconde elementari dovrebbero stare al piano terreno delle scuole: ad essere al terzo piano – rileva il Comune – non era l?aula della prima, ma il laboratorio . Infine, da segnalare l?intervento della Flc-Cgil, che sottolinea il crescendo continuo del numero di infortuni registrati dall?Inail nelle scuole, in una classifica che vede la Lombardia in testa con 1.692 incidenti fra gli insegnanti e 15.222 fra gli alunni. Ma la stragrande maggioranza degli incidenti denunciati all?Inail riguardano caviglie slogate scendendo le scale e ammaccature in palestra: nulla a che vedere, fortunatamente, con tragedie come quella di ieri.