Anche l’Assessore alla sanità della Regione Lazio Saraceni si schiera con il Codacons. Basta ai ricoveri inutili negli ospedali romani!
L’assessore ha invitato di nuovo i medici di famiglia ? a filtrare i ricoveri perché al momento giungono in ospedale tutti i codici bianchi?.
In altre parole si conferma ciò che il CODACONS ieri ? ma quello che è assurdo da anni ? va ripetendo. Ossia l’influenza è da sempre malattia da curare in casa: solo le complicazioni possono rendere necessario il ricovero. E’ assurdo che gli ospedali vengano paralizzati da eserciti di persone che mostrano quale unico sintomo una febbre oltre i 38°C.
E’ altrettanto assurdo che tali persone siano indirizzate al ricovero dagli stessi medici di base. E’ un fatto sintomatico che le maggiori richieste di ricovero si verifichino di notte e nel fine settimana. A questo proposito il Codacons ha negli ultimi 2 anni effettuato un monitoraggio sulla presenza dei medici negli studi o sulla loro reperibilità nella giornata di sabato, dove è prevista una loro presenza fino alle 10 di mattina e un obbligo di visita per le chiamate ricevute. Qualche perplessità desta anche il funzionamento delle cosiddette guardie mediche, che dovrebbero fungere da ulteriore filtro nei periodi di assenza dei medici di famiglia.
Perché la gente si rivolge al pronto soccorso invece di ricevere al proprio domicilio la visita della guardia medica? Ma un dato appare ancora più preoccupante: di notte e di sabato si verificano i picchi del fenomeno: ciò vuol dire però che il fenomeno è presente anche nei giorni e nelle ore in cui i medici di famiglia sono regolarmente ai loro studi. Il CODACONS intende sapere che cosa è stato scritto sul tema influenza sul bollettino informativo che il Ministero della Salute ha l’obbligo di inviare ai medici di base, atteso che l’emergenza influenza negli stessi termini si ripresenta puntualmente ogni anno. Si dovrebbe sottolineare con forza che il medico non può e non deve inviare il paziente in ospedale quando non ce n’è bisogno, e ciò non solo e non tanto perché inutile, ma soprattutto perché intasando gli ospedali si toglie possibilità di cura a chi ha realmente bisogno di essere ricoverato. Questo è sicuramente un problema di cui un’associazione di consumatori è obbligata ad occuparsi.