LA RICETTA contro la crisi? Passa anche attraverso i trasporti, pubblici e privati. Perché se è difficile raggiungere i negozi per lo shopping natalizio, non si fanno affari e il denaro non circola. «È un Natale particolare – sottolinea Furio Truzzi, presidente di Assoutenti – Chiediamo un carnet di almeno sette biglietti, con tagliandi validi tutto il giorno, da utilizzare nei festivi sui mezzi pubblici. Abbiamo chiesto all’associazione taxisti italiani di non inserire nel conto telle tariffe la sovratassa di 1,60 euro che scade a fine anno. E poi chiediamo non una social card ma una parking card: come per il Salone Nautico, le isole blu diventano a pagamento; chiediamo che chi deve acquistare merci ingombranti o numerose possa avere un tempo di posteggio gratuito da quantificare, come per il disco orario». Con Assoutenti ci sono Acu, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Casa del consumatore, Codacons, Lega consumatori, Movimento difesa del cittadino, ma anche l’Ascom: «Conosciamo le difficoltà di cassa dell’amministrazione – premette il direttore generale Antonio Ornano – Ma chiediamo un segnale di attenzione. Quello dei parcheggi sta diventando un argomento delicato: si parla di sostenere le piccole imprese che sono un presidio, ma si rischia di favorire chi ha un parcheggio proprio, ossia spesso le grandi catene». Gianfranco Tiezzi, assessore comunale al Commercio, è possibilista: «Stiamo lavorando con il vicesindaco Pissarello ciò che si può realizzare. Esiste già la tariffa speedy: 20 centesimi per 20 minuti. Poi occorre valutare la fattibilità dei controlli. Serve garantire maggiore rotazione. La prossima settimana vareremo qualche iniziativa». Aprono anche i taxisti: «Potremmo prendere in considerazione la richiesta – confida Valerio Giacopinelli, presidente del Cna Taxi – La valuteremo in ragione della crisi, nel giro di pochi giorni riuniremo il coordinamento per discuterne. Però occorrerebbe che anche il Comune facesse la sua parte: avevamo dato la disponibilità anche sul taxi rosa, con 5 euro di sconto alla sera per le donne che tornano a casa; noi eravamo pronti, il Comune ci ha detto che non aveva i fondi». Più fredda la risposta di Amt: «Proprio perchéè un servizio a tariffe sociali, vedendo che i costi come il gasolio crescono secondo il mercato, stiamo subendo la crisi come e più di altri soggetti. Questa iniziativa può essere sostenuta senza ripercussioni negative sul servizio solo se è prevista una compensazione dei mancati ricavi che potrebbe essere finanziata con il contributo dei soggetti interessati». Amt ricorda però che esistono già tariffe agevolate di 24 ore; 3,50 euro per i singoli, 7 euro per i gruppi di tre persone.