I costi di caricamento delle polizze assicurative vita, seppur scese negli ultimi anni dal 25 per cento, al 7-8 per cento, con punte superiori al 10-12 per cento, contro una media delle polizze commercializzate in banca ed in altri canali dell’1-2 per cento, sconsigliano il trasferimento e la gestione dei fondi contrattualizzati del TFR alle imprese assicurative: i Fondi Pensioni dei lavoratori devono essere ?chiusi? non potendo alimentare l’inefficienza e la voracità senza fondo delle assicurazioni.
Anche in merito alla riforma del TFR, l’Ania continua a fare la voce grossa, pressata dal padrone di Mediolanum Berlusconi, cercando di imporre la loro posizione ed i loro esclusivi interessi, lesivi dei diritti dei lavoratori e perfino delle altre imprese, che non vogliono erogare i contributi contrattualizzati alla cieca, con la finalità di alimentare il fiorente business di una parte delle assicurazioni ed in particolare di Mediolanum ed Ergo che monopolizzano tale mercato .
ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI stigmatizzano la protervia delle imprese assicurative e del premier Berlusconi che, tanto per cambiare, anche sulla delicata questione del Tfr, che è il salario differito, frutto di contrattazione tra le parti sociali, vuole approvare l’ennesima legge vergogna favorevole a se stesso ed ai suoi sodali, ma dannoso per l’intera collettività che non ha alcuna intenzione di farsi gestire i propri risparmi previdenziali dalle assicurazioni, la cui inefficienza è dimostrata perfino da costi di gestione delle polizze vita, il cosiddetto ?caricamento? che superano anche il 10-12 per cento per remunerare l’inefficienza delle imprese addossata ai consumatori.