A seguito del reiterarsi di episodi di assoluta violenza che vedono protagonisti pitbull e altri cani di razza aggressiva in attacchi immotivati a persone, l’Intesa dei consumatori interviene in modo deciso sull’argomento, chiedendo al Ministro della Sanità misure drastiche che evitino agli italiani una vera e propria psicosi.
?E’ necessario e quantomai urgente ? commentano i vertici dell’Intesa ? che l’importazione e vendita di cani di razza aggressiva come i pitbull, venga regolamentata e sottoposta a severi controlli da parte del Ministero della Sanità?.
L’Intesa chiede in particolare l’istituzione di una licenza (sottoposta a controlli periodici) il cui rilascio sia conseguenza di un colloquio tra un esperto in grado di capire se il potenziale padrone sia in grado di gestire le responsabilità che comporta il possesso di un cane aggressivo e se lo stesso cane non risulti da test psicologici potenzialmente pericoloso.
Una cosa comunque è certa, asseriscono dall’Intesa: ?L’enorme giro d’affari che attraverso l importazione, l’allevamento, i combattimenti e le scommesse riesce a ?fatturare? 1.000 miliardi di vecchie lire l’anno, deve essere arrestato, non solo per l’incolumità delle persone?.
Questa spirale di violenza causata dai pitbull rischia di creare una psicosi collettiva che va evitata. Non bastano manifestazioni organizzate ad hoc per riscattare la cattiva fama di questi animali,occorre l’inasprimento delle pene pecuniarie per i possessori che non rispettano le regole (museruola o guinzaglio obbligatori) e create norme severe che pongano fine a questi episodi.