DOPO I T-RED ora sotto sequestro finiscono i soldi delle multe. Sono tornati ieri alla carica i militari della Guardia di finanza di Milano che dopo aver messo i sigilli ai cosiddetti T-Red stanno ora sequestrando somme di denaro in 27 Comuni italiani, tra cui nel Comasco a Vertemate con Minoprio e Albese con Cassano. Amministrazioni, queste ultime, raggiunte ieri da un provvedimento in cui si impone loro di congelare il credito residuo derivante dalle multe pagate dagli automobilisti in questi mesi destinato come da contratto alle Ci.ti.esse di Rovellasca, distributrice in esclusiva nazionale dei famigerati T-red, il cui amministratore unico, Raoul Cairoli, è stato arrestato, con altri tre imprenditori, a metà settembre proprio nell?ambito dell?inchiesta meneghina. L?uomo si trova ora agli arresti domiciliari. Le accuse per gli indagati spaziano dall?associazione a delinquere alla turbativa delle commesse pubbliche per presunte irregolarità degli appalti dei T-red, visto che si ipotizza che le aziende interessate avessero dato vita a un cartello per dirottare le aggiudicazioni. LE SOMME sequestrate ieri anche nel Comasco costituiscono quindi «corpo del reato associativo e dei delitti al fine di turbativa d?asta», si legge nel provvedimento di sequestro, visto che i Comuni invece che acquistare i dispositivi li prendevano a noleggio riconoscendo alle aziende dei compensi. E sono proprio quei compensi derivanti dalle contravvenzioni elevate dai T-red, ma rimasti ancora nella casse dei Comuni ad essere ora sotto sequestro. Per Vertemate, che ne aveva installati due sulla statale dei Giovi, si parla di circa 19 mila euro, ad Albese invece la somma sequestrata è di cinquemila euro, dove i T-red erano sempre due e si trovavano sulla Como-Bergamo, all?altezza dell?incrocio con via Montorfano. «Il provvedimento ci è stato consegnato questa mattina – spiega il sindaco di Vertemate, Roberto Sironi – e di conseguenza abbiamo provveduto a bloccare la cifra che altro non è se non i crediti che l?azienda vantava ancora nei nostri confronti per il noleggio dei due T-red, impianti che a loro volta sono sotto sequestro da settimane e quindi non più in funzione. QUELLO che si ipotizza, come noto, è la turbativa d?asta, di cui risponderà il nostro comandante della polizia locale (Enzo Tallon, ndr) sul cui operato abbiamo la massima fiducia, questo significa però anche che l?inchiesta non ipotizza nulla sul regolare funzionamento dell?impianto che, posso assicurare al cento per cento, non era affatto ?taroccato? e anzi funzionava a dovere. MI AUGURO che, anche per fare chiarezza, l?inchiesta termini al più presto». Sul tempo di regolazione del giallo, a Vertemate, Albese, ma anche a Albavilla, Alzate Brianza, Arosio, Capiago Intimiano, Lurago d?Erba per il Comasco, Bulciago e Montevecchia per il Lecchese, sta invece indagando la Procura di Verona che nei mesi scorsi ha acquisito documentazione, qui e in altri 52 comandi di polizia locale tra Lombardia e Veneto, per fare chiarezza sull?utilizzo dei dispositivi. Nel frattempo, dopo i sequestri di ieri, il Codacons, per bocca di Mauro Antonelli, chiede ora che «siano restituiti tutti i soldi pagati dagli automobilisti gabbati».