A decidere le deroghe anche le associazioni dei consumatori “Siamo pronti a denunciare i responsabili amministrativi che firmeranno nuove autorizzazioni“.Il Comitato stop al rumore boccia sonoramente, è il caso di dirlo, la bozza del regolamento comunale dei servizi pubblici, messa a punto dall`assessorato alle Attività produttive. E alza la voce. Troppo facile per i baristi ottenere deroghe, fino all`una o alle due, all`obbligo di chiudere a mezzanotte, dicono dal comitato. Verrebbero decise da una commissione composta da rappresentanti dell`amministrazione, dei sindacati, delle associazioni di categoria e dei consumatori, e per ottenerle i gestori dovrebbero presentare un`autocertificazione con cui si impegnano ad adottare tutte le misure “per la salvaguardia e il ripristino del decoro e della quiete pubblica“. “E` ovvio che con questa procedura, che evita il confronto con i residenti e che non prevede controlli – accusa la presidente, Bertilla Mazzanti, – le deroghe verranno concesse a tutti“. Il Comitato, che ormai conta 1.500 cittadini del centro storico, concorda invece sulla chiusura a mezzanotte e con il divieto di uscire dal locale con bevande dopo le 22. Ma sul resto non c`è storia. “Ancora una volta, la nostra voce è rimasta inascoltata, abbiamo chiesto un incontro con l`assessore Modonesi anche la settimana scorsa e non ci è stato concesso – spiega la Mazzanti -. Secondo il comune nella commissione dovrebbero sedere le associazioni dei consumatori, che però rappresentano sia i residenti che i clienti dei bar. Al Codacons è stata data la bozza del regolamento, mentre noi non siamo stati interpellati“. Il Comitato vuole il confronto con l`assessore e chiede che il parere negativo di anche solo un residente tra quelli che vengono di solito consultati prima dell`apertura di un locale, sia considerato vincolante e che le norme contro l`inquinamento acustico siano fatte rispettare imponendo l`obbligo di insonorizzare i locali. “Nel regolamento è prevista solo la sospensione della deroga per tre mesi per quei bar che verranno segnalati due volte in un anno per aver disturbato, tenendo troppo alta la musica o lasciando i clienti urlare e schiamazzare“ continua la Mazzanti. E fa notare che dopo i rilievi scientifici che hanno dimostrato il livello preoccupante di inquinamento acustico presente in via Mayr, “non è stato fatto nulla per sanare la situazione“. “Vengono invece ripetute norme di pulizia e ordine pubblico già presenti nel regolamento di polizia urbana, ma mai applicate“ sottolinea Erika Grandi. Se non sono bastate le sentenze dei tribunali, la diffida al sindaco, le richieste di appoggio – “anche il presidente della circoscrizione centro storico Fiorentini ci ha abbandonati“, ora quelli del Comitato Stop al Rumore promettono di denunciare il singolo funzionario che firmerà atti a favore dei bar sulla strada. E dopo la vertenza legale annunciano quella partitica: “Se non verremo ascoltati, a settembre ci associeremo a qualche forza politica che ci sostenga“. Chi volesse contattare il Comitato, può telefonare al numero 392-9608437.