Stangata per le compagnie telefoniche. L’autorità Antitrust ha comminato cinque multe, per un totale di 1,16 milioni di euro, a Telecom Italia, Vodafone, Wind, Neomobile e H3g. Il motivo, le pratiche commerciali scorrette riguardanti gli abbonamenti a vari contenuti multimediali, soprattutto suonerie. Telecom Italia dovrà pagare 315mila euro, Neomobile 115mila, Vodafone 285mila, Wind 265mila e H3g 180mila euro. Secondo l’Authority, l’offerta delle suonerie non è chiara sotto il profilo «di costi e modalità di fruizione, inclusa la disattivazione». In particolare, viene attribuita troppa enfasi alla gratuità degli sms e alla possibilità di ricevere una suoneria gratis, omettendo che si tratti invece di un abbonamento. «Particolare riportato in una nota di carattere e grafica sproporzionate rispetto al messaggio pubblicitario». Il prezzo medio di una suoneria va dai 3 ai 5 euro, il business annuo totale in Italia è pari a circa 800 milioni di euro. Per il Movimento Difesa del Cittadino, la scarsa chiarezza delle offerte negli ultimi anni ha portato il 41% dei minori a «chiamare un numero per poi ritrovarsi abbonati a un servizio di download di loghi e suonerie, piuttosto costoso, senza averlo richiesto e senza riuscire a eliminarlo». Soddisfatti l’Aduc e l’Unione Nazionale Consumatori, che per bocca del segretario generale Massimiliano Dona ha chiesto comunque che le multe nei confronti delle aziende diventino più "corpose", dai 500mila euro attuali a 10 milioni di euro. Anche il Codacons, in una nota, ha espresso soddisfazione per le sanzioni, ricordando che «sono decisamente troppe le truffe in questo settore, basti pensare che otto siti internet su dieci non rispettano le normative europee».