Pessime notizie per chi, dopo settimane di stravizi alimentari, intende seguire una dieta bilanciata e ricca di carboidrati e proteine. La mannaia dei rincari è pronta ad abbattersi sui portafogli di quanti, al ritorno dalla vacanze e dalle spese estive, dovranno riempire il frigorifero. Un`indagine dell`Adoc, l`associazione per la difesa e l`orientamento dei consumatori, rivela infatti che nell`ultimo anno i prezzi dei generi alimentari più comuni sono lievitati, registrando aumenti record che nelle prossime settimane renderanno più leggeri i portafogli e lasceranno vuoti i carrelli della spesa. “Rispetto ad agosto 2007- fa sapere Carlo Pileri, presidente dell`Adoc – il prezzo della pasta a Roma segna un incremento del 35,7%, mentre il costo del pane è aumentato del 18,9%“. Rincari consistenti che hanno spinto l`Adoc, l`Adusbef, il Codacons e la Federconsumatori a indire, per il prossimo 18 settembre, lo “sciopero della pagnotta“, invitando i consumatori a non acquistare, almeno per un giorno, cibi e bevande di alcun tipo. Dai monitoraggi degli sceriffi dei prezzi dell`Adoc risulta infatti che rispetto ad agosto 2007 a Roma il prezzo della carne e del pesce è aumentato in maniera evidente. Se l`estate scorsa un chilo di pollo costava 3,90 euro, adesso il prezzo di listino tocca i 6,50 euro al chilo, ovvero il 66,6% in più. “A crescere in maniera preoccupante è anche il costo delle melanzane- fa sapere il presidente dell`Adoc Carlo Pileri, che da agosto 2007 è aumentato del 15,4%“. E dall`indagine dell`associazione per la difesa dei consumatori emerge anche che nella Capitale il prezzo del merluzzo, al chilo, è passato dai 16,50 euro dello scorso anno a 18 euro. Ma nel vortice degli aumenti record sono stati inghiottiti anche due degli alimenti più amati dai romani: il costo di un chilo di pasta è passato da 1,40 euro di agosto 2007 a 1,90 euro (ovvero il 35,7% in più), mentre in dodici mesi il pane ha registrato un aumento del 18,9% (da 3,70 euro è salito a 4,40 euro). “Gli unici prezzi che sembrano essere diminuiti- fa sapere il presidente dell`Adoc Pileri- sono quelli dei pomodori pelati, calati del 7,6%, e dei pomodori da insalata, che da due euro al chilo sono passati a 1,25 euro“. Ma anche prepararsi un`omelette adesso può risultare particolarmente difficile per le famiglie capitoline. “Una confezione di sei uova in media costa 1,40 euro- spiega l`Adoc- il 27,2% in più rispetto a dodici mesi fa“.