Slitta ad altra data l’assemblea degli azionisti di Cai, inizialmente fissata per il 14 ottobre prossimo. I soci della Compagnia aerea Italiana avrebbero dovuto dare il proprio via libera alla trasformazione della srl in società per azioni, all’aumento di capitale fino ad almeno 1 miliardo di euro, oltre all’approvazione dell’offerta vincolante per l’acquisto di Alitalia Fly. Il termine per la presentazione dell’offerta al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, è fissato al 15 ottobre. Al momento, secondo quanto riferiscono fonti vicine all’azienda, non è stata ancora indicata una nuova data di convocazione dell’assemblea. «Per il nostro impegno in Cai bisogna vedere perché ancora non sappiamo quanti siamo e con quanto. Lo sapremo solo all’assemblea. Il nostro impegno rimane sulla cinquantina di milioni di euro al massimo», ha detto l’ad di Fondiaria Sai, Fausto Marchionni. «Stiamo facendo tutto quello che bisognare fare: ritardando i pagamenti, inducendo gli italiani a volare Alitalia. Tranquillizziamo tutti, stiamo facendo tutto il possibile nell’interesse della continuità del servizio», ha affermato il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzio. Interpellato su eventuali problemi di operatività per Alitalia dal ritardo di passaggio di consegne, Fantozzi ha risposto: «In teoria sì, io spero in pratica no». Proprio ieri il Codacons ha presentato ricorso al Tar contro «l’ammissione della società Alitalia alla procedura di amministrazione straordinaria» e la nomina «di un commissario straordinario». Nel ricorso l’associazione dei consumatori chiede l’annullamento delle decisioni del Governo. Insieme al Codacons ricorrono l’Associazione utenti servizi finanziari e bancari e l’Associazione utenti del trasporto marittimo, ferroviario e aereo. Sono chiamati in causa anche Consob, Autorità garante della concorrenza e del mercato, il commissario straordinario Augusto Fantozzi, la Cai, oltre alla presidenza del Consiglio dei ministri e ai ministeri interessati. Ora il tribunale amministrativo dovrà fissare un’udienza per la discussione del ricorso. Il Codacons ha presentato anche atto di citazione, di fronte al Tribunale civile di Roma, nei confronti di Alitalia, per chiedere l’annullamento della convocazione e della delibera del cda del 29 agosto scorso. Nelle 26 pagine del ricorso civile il Codacons, dopo aver ricostruito le principali tappe della vicenda della compagnia di bandiera, contesta la «responsabilità del cda Alitalia di aver deliberato una soluzione economica nel solo interesse della quota azionaria di minoranza, facente capo alla partecipazione pubblica, trascurando gli interessi economici dei soci privati di maggioranza». L’associazione dei consumatori considera «dubbi», inoltre, i criteri utilizzati per la declaratoria dello stato di insolvenza della società. Il ricorso solleva anche questioni di legittimità costituzionale del decreto che ha modificato la legge Marzano. «Non ho timori sulla decisione dell’Unione Europea», ha risposto così l’azionista Cai Gian Maria Gros-Pietro in merito a un suo eventuale timore sulla decisione dell’Unione europea riguardo al prestito ponte di 300 milioni di euro del governo per Alitalia.