Il Codacons ha chiesto alla Procura della Repubblica di Roma di indagare sulla situazione critica che si è venuta a creare negli ospedali italiani. Non si tratta, infatti, di una situazione occasionale legata a circostanze straordinarie imprevedibili. Ogni anno, in inverno in occasione dell`epidemia influenzale ed in estate con l`arrivo del caldo, sistematicamente ci ritroviamo nelle stesse identiche condizioni. Le responsabilità sono molte. Innanzitutto dei medici di famiglia che non svolgono quella funzione di filtro indispensabile per evitare di avere i Pronto Soccorsi intasati dalle chiamate. Spesso i pazienti potrebbero essere molto meglio curati a casa, se solo fossero seguiti con scrupolo e attenzione. Invece si preferisce scaricarli in ospedale. Ci si domanda, poi, come sia possibile che ogni anno, in agosto, il personale medico degli ospedali venga ridotto ai minimi termini, quando si sa perfettamente che si tratta di un mese critico per numero di chiamate di emergenza. E` inaccettabile che i malati stiano ore al Pronto Soccorso in attesa che qualcuno si degni di visitarli. Tutto questo succede ogni anno, pur essendo perfettamente previsto e prevedibile. Ma evidentemente le ferie dei dottori hanno la priorità sulle esigenze dei malati.
Per questo il Codacons chiede al Ministro della Salute di emanare urgentemente una direttiva a tutti i direttori sanitari delle Asl perché siano richiamati almeno il 50% dei medici e degli infermieri in ferie.
Un`ultima questione. L`afa in questi giorni è insopportabile, ma per chi è malato e per di più è costretto a restare in una barella, nei corridoi o ammassato in una stanza, diventa insostenibile. Nelle vecchie strutture ospedaliere italiane mancano sistemi di ventilazione e di aria condizionata. I parenti dei pazienti sono costretti a portare da casa i ventilatori pur di alleviare le sofferenze dei loro cari. Sempre che ci sia una presa di corrente nella stanza. Una situazione intollerabile.
Ufficio stampa: 06/3721573