La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’inchiesta sulla Siae a seguito di un esposto/denuncia presentato dal Codacons. Il Pm Marcello Cascini ha infatti accolto i dubbi sollevati dal Codacons relativamente alla gestione dell’ente sotto la presidenza Migliacci e ha dato il via alle indagini.
Al centro della vicenda alcune delibere alquanto inquietanti varate dal 2003 ad oggi, come quella attraverso la quale si attribuiscono 200 mila euro l’anno al presidente e 70 mila euro l’anno ai membri del C.d.A., 28 mila euro l’anno al presidente dei revisori, 21 mila euro ai membri del collegio dei revisori, 7 mila euro a tutti i tantissimi componenti delle commissioni di sezione, ecc. ecc. La delibera attribuisce poi ai componenti degli organismi collegiali un gettone di presenza per ogni riunione di 350 euro; a tale somma si aggiunge per i residenti fuori del comune un rimborso di spesa addirittura superiore al gettone, ossia nella misura di 360 euro al giorno e in più anche le spese di trasporto.
Il tutto ? fa notare il Codacons ? in spregio dell’art. 11 della legge 14/78 che così recita:
?Le indennità di carica previste per i presidenti ed i vicepresidenti degli enti ed istituti di cui all`articolo 1 sono determinate con decreto dell`autorità competente alla nomina, proposta o designazione. Tale decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale?.
IL Codacons chiede quindi che i componenti del CdA restituiscano tutto il denaro percepito in mancanza di detto decreto.
Poi con un`altra delibera il CdA della Siae decide ?di confermare i criteri operativi già forniti agli uffici legali della società consistenti nella necessita’ di resistere ad ogni eventuale richiesta tesa ad avviare un contenzioso di lavoro, sia astenendosi dal partecipare al tentativo di conciliazione davanti all’ufficio del lavoro competente, sia resistendo in ogni ordine e grado di giudizio?, cosa che oltre a essere eversiva dell’ordinamento essendo obbligatorio per legge il tentativo di conciliazione ? sosteneva il Codacons nella sua denuncia – porterebbe la Siae a perdere molte cause di lavoro con gravissimo danno per l’ente.
La Procura di Roma dovrà inoltre indagare anche sugli investimenti effettuati dalla Siae: nota la vicenda che vede il CdA appena insediato cambiare la banca di fiducia in favore dell’istituto di credito presso il quale lavorava come direttore il cugino di Diego Cugia, membro del CdA Siae. Soldi che se investiti diversamente ? ha fatto notare l’associazione attraverso un attento prospetto ? avrebbero fruttato all’ente quasi 800.000 euro in più.
A seguito dell’apertura di tale inchiesta è probabile il rinvio del parere di Camera e Senato all’ordine del giorno per domani, chiamate a pronunciarsi in merito alla presidenza di Franco Migliacci, tra l’altro coinvolto nel 1985 in una vicenda giudiziaria per tentata violenza carnale ai danni di una ragazzina di 16 anni, vicenda da cui Migliacci è uscito indenne per tardività della querela mentre la madre della ragazza è stata condannata a 6 mesi per aver favorito gli incontri sessuali della figlia.
Il Codacons apprende con soddisfazione la notizia dell’apertura delle indagini, e annuncia fin d’ora che si costituirà parte civile nel procedimento e chiede non solo il sequestro di tutte le delibere Siae, ma anche il blocco immediato dei fondi all’ente.