Ieri il CODACONS era intervenuto sulla vicenda di Miss Italia. Una concorrente, infatti, avrebbe denunciato ?pressioni? e promesse di favori fatte da persone legate al concorso, per poi ritrattare tutto in un secondo momento.
L’associazione, dopo le prime dichiarazioni della concorrente, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Fidenza per corruzione, truffa e violenza privata, in quanto i fatti esposti dalla giovane Alexia, se accertati, avrebbero potuto falsare il concorso e danneggiare i milioni di telespettatori che, attraverso il costoso meccanismo del televoto, avevano votato la miss preferita.
Subito dopo però è arrivata la smentita della stessa Alexia che, accompagnata dal patron della manifestazione, Mirigiliani, ha affermato di non aver mai rilasciato dichiarazioni di questo tipo e che addirittura non sono mai state poste, nell’intervista-scandalo, domande di questo tipo.
Dalle pagine del Corriere della sera, il quotidiano che aveva fatto ieri lo scoop, si legge però: ?che non c’è stato bisogno di porre domande di quel tipo perché lo sfogo è cominciato in modo del tutto spontaneo?.
Il pasticcio di Miss Italia quindi si aggrava ulteriormente. O la Miss ha mentito, e allora i magistrati dovranno rinviare a giudizio la concorrente per calunnia, oppure, di fronte alle conferme del Corriere della sera, le pressioni ci sono state effettivamente.
Il CODACONS torna oggi a chiedere ai magistrati della Procura di Fidenza di interrogare tutte le 100 miss che partecipano al concorso, per accertare come si siano realmente svolti i fatti e punire gli eventuali responsabili.