OLBIA. Pochissimo lusso e regali piccoli piccoli. Per Natale i consumi caleranno, rispetto al 2007, del 18,5%. Con picchi del 25% nei settori divertimento, libri, abbigliamento, viaggi e giocattoli. Il Codacons lo ha bollato come un "Natale magrissimo" mentre la Confcommercio ha detto che, negli ultimi 40 anni, feste sotto l’Albero così dure si erano verificate solo nel 1993 e nel 2002. Un "abito nero" nazionale che viene indossato alla perfezione anche in Sardegna e che non sta stretto nemmeno alla zona più dinamica: la Gallura. Anche Olbia e la sua provincia non sono più un’eccezione, nonostante aumentino costantemente sia il numero delle imprese sia la popolazione. Ma anche qui, adesso, l’economia è alla paralisi. E la conferma non arriva solo dalle aziende di tutti i comparti che licenziano e chiudono. La crisi fortissima si respira nelle strade, proprio in un periodo di regali come quello attuale. Risultato: il Natale alle porte sarà sotto tono e, soprattutto, sotto costo. Sì, perché i doni di una certa importanza verranno sostituiti da pensierini e, per la prima volta a Olbia, tutti i commercianti abbattono i prezzi. In ogni angolo della città, e quindi nei negozi che praticano sempre prezzi vantaggiosi o in quelli delle grandi marche, si respira aria di austerity. "Pochi soldi, regali miseri" è il motto che più clienti ripetono all’interno delle catene in franchising dove ogni cosa costa un euro. Mario ha 70 anni, 6 figli e 12 nipoti. «Con la mia pensione – dice – posso venire a comprare un giocattolino per i miei piccoli solo in posti come questo. Accontento tutti e mi resta qualcosa in tasca per poter vivere». Da "Shop prezzo fisso tutto a un euro", in viale Aldo Moro, vanno a ruba gli addobbi natalizi, gli oggetti per la casa e per la cucina. «Un regalo più importante per mio figlio – dice Clara, casalinga – e poi piccoli pensieri per i parenti stretti. Di più, non si può fare». In questo negozio, i giocattoli sono andati a ruba. Tutta "colpa" delle maestrine degli asili, che li hanno acquistati per i loro scolaretti. Anche da "Eurocity Iper tutto a un euro" si fa la fila per mettere nel carrello un numero incredibile di pacchetti a basso costo. «Quest’anno – spiega la titolare – abbiamo creato due vetrine con articoli da regalo speciali: si spendono due o tre euro, ma il figurone è garantito». Gettonatissimi i libri su animali, geografia o arte per bambini, ma c’è l’imbarazzo della scelta anche per gli adulti «e considerati i tempi neri – aggiunge Maria Francesca, 46 anni, impiegata – portiamo a casa tante piccole cose e non deludiamo nessuno». Andreina spinge il passeggino e si affida all’arte dell’arrangiarsi. «Abbiamo una bambina di 5 mesi e un mutuo con tasso variabile sulle spalle – dice – e quindi ho comprato semplici cornici da un euro, che abbellirò con il decoupage». Ma se le catene in franchising consentono di comprare molto con pochi spiccioli, gli altri negozi hanno dovuto seguire la strada degli sconti e delle promozioni. Da "Chiara Giocattoli", in viale Aldo Moro, si registra un calo delle vendite pari al 30% rispetto al Natale 2007. «Il budget è sceso notevolmente – dicono i titolari -. Chi entra a comprare i giocattoli, non spende più di venti euro. La nostra strategia è quella di agevolare gli acquisti e di far tornare a casa i clienti anche con piccoli omaggi». E proprio in viale Aldo Moro, la zona più trafficata della città, i commercianti hanno dovuto farsi venire nuove idee per "accalappiare" i clienti e trascinare la gente dalle loro parti. Così un tratto del viale, sia oggi che domenica prossima, verrà chiuso al traffico (in accordo con il Comune) per dar vita allo "Sbarazzo": merce e articoli spariranno dai negozi e verranno portati sulle bancarelle. Una sorta di mercatino dove tutto (dalla carne ai vestiti, dall’informatica alle scarpe), verrà venduto a prezzi ridotti mentre attorno, dalle 16 alle 21, ci saranno spettacoli e animazione. I commercianti della zona rimasti fuori dalla chiusura – ma solo per motivi organizzativi – partecipano comunque alle offerte di Natale. E così Maddalena Giagheddu, che da "Giorgia" vende scarpe per bambini, applica forti sconti e, a fianco, Pina Deiana di Cinemastore, che deve fronteggiare la crisi del film a noleggio, annuncia promozioni del 20%. Un Natale all’insegna del risparmio, tra eventi, mercatini e manifestazioni, è anche quello organizzato nel centro da tutti i commercianti. «Nelle tasche dei clienti c’è ben poco – ribadisce Antonella Meloni, commerciante e presidente del Cecco, il comitato degli esercenti e dei cittadini di Olbia -. Al massimo, per i regali, si spendono 15-20 euro e allora dobbiamo accontentare tutti». La strategia dei prezzi stracciati da "Terranova-Spirito Italiano" dura tutto l’anno. «Con 30 euro, da noi, si comprano giubbotto, pantaloni e t-shirt. Eppure ci chiedono ugualmente un ulteriore sconto». Cosa che accade anche all’Outlet delle grandi firme, a pochi passi dall’Iperstanda. «Non ci possiamo lamentare – dicono -, ma è chiaro che la crisi è forte e il cliente che tirava fuori cento, ora dimezza la spesa. E anche noi, per andare incontro alle ristrettezze, applichiamo sul prezzo Outlet, un ulteriore ribasso del 40% su alcune delle nostre linee».