Domenica dalle ore 8,30 fino al tardo pomeriggio una buona metà dei salernitani, residenti nella parte occidentale della città è rimasta senza acqua a causa di una rottura di un tubo avvenuto sabato mattina da parte di un’impresa terza così come comunicato dallo stesso presidente di Salerno Sistemi.
Il fatto gravissimo, secondo il Codacons al cui centralino sono arrivate, centinaia di telefonate di protesta soprattutto da parte di persone anziane, consiste nella mancata comunicazione da parte di Salerno Sistemi della sospensione programmata del Servizio di distribuzione idrica.
Vi è stata pertanto da parte della società che gestisce l’acquedotto cittadino, commentano gli avv. Matteo Marchetti e Maria Cristina Rizzo, dell’ufficio legale del Codacons, ” una grave violazione degli impegni assunti da tale società con la Carta dei Servizi, per il livello di qualità e di efficienza dei servizi forniti. Secondo tali impegni, continuano i legali Salerno Sistemi che era a conoscenza del guasto e della relativa sospensione, avrebbe dovuto comunicare agli utenti tale sospensione per assicurare ai propri utenti un minimo di scorta”.
I legali del Codacons dichiarano inoltre: “chiederemo per ogni utente rimasto a secco fino a 2500 euro di risarcimento davanti al Giudice di Pace. Non c’è niente di più disagevole e grave che rimanere con una temperatura di quasi 40 gradi senza acqua corrente. Chi ha sbagliato, deve pagare questo gravissimo disagio alla città.”
Domani sarà presentato dal CODACONS anche un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio. Avv. Matteo Marchetti Presidente Codacons Campania
Prof. Enrico Marchetti
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