Le associazioni dei consumatori vedono il bicchiere mezzo vuoto, con cali delle vendite in tutt`Italia. Ma il bicchiere mezzo pieno, in quest`inizio di saldi estivi, è la folla che ha invaso il centro delle principali città italiane fra sabato 6 luglio e domenica 7. In una nota di Telefono blu, si parla di saldi contratti del 15%. Secondo l`Adoc la diminuzione è addirittura del 20% rispetto all`inizio dei saldi dell`estate scorsa; l`abbigliamento di media qualità , in crolla di oltre il 35% Ma a prima vista non is direbbe. A Milano, nel cuore commerciale d`Italia, fra Galleria Vittorio Emanuele, Via Montenapoleone e Corso Buenos Aires, l`andirivieni nei negozi è stato sostenuto. Hanno fatto il pienone le grandi catene del vestiario in Corso Vittorio Emanuele. Niente file, tranne davanti ai “temporary shop“, ma un afflusso costante per tutto il pomeriggio di sabato fino a domenica sera, quando un improvviso acquazzone ha rallentato gli acquisti. Buon successo anche per le griffe “altolocate“ di Via Montenapoleone e Via della Spiga. Ancora luci e ombre, ivece, per le piccole boutique familiari, mentre gran folla è stata segnalata nei centri commerciali dell`hinterland. E soprattuto negli outlet che si confermano il fenomeno del momento. A sentire le prime reazioni degli acquirenti “saldisti“, dei tanti che uscivano trascinando buste e pacchetti, si coglie una cauta soddisfazione. I prezzi sono apparsi vantaggiosi, e gli sconti sostanziosi. Si sono visti ribassi del 50%, ben strombazzati in alcune vetrine, e perfino qualche 70%. Ma in realtà , raramente si è varcata la soglia del 30%. L`avvio positivo dei saldi è stato “certificato“ da Renato Borghi, presidente di Ascomoda Milano. “Nel primo giorno – ha sottolineato Borghi -, l`incremento medio complessivo rispetto all`avvio dei saldi estivi del 2007 è del 3%, con uno scontrino medio di circa 150 euro e uno sconto fra il 30 e il 40%“. Anche dai primi dati di Ascomoda, risultano premiati soprattutto i punti vendita del centro e dei maggiori assi commerciali. Positivo l`andamento dei negozi nelle gallerie dei centri commerciali (circa un +10% di incremento). Positivo l`abbigliamento con un aumento del 5%, bene i costumi da bagno (che non erano in saldo), mentre ci sono alti e bassi per calzature, pelletteria e accessori con un andamento complessivo delle vendite in linea o in contenuto decremento (-2) rispetto alla partenza dei saldi estivi 2007. Meno bene sembrano essere andate le cose a Roma. Ma qui la fonte è ancora un`associazione dei consumatori, il Codacons. Secondo un suo monitoraggio, il numero di cittadini in giro per le strade o nei centri commerciali è diminuito di circa il 10% rispetto al 2007, mentre la propensione all`acquisto è crollata del 15%. Ma le cronache di tutto il resto d`Italia riferiscono un andamento positivo. Come a Milano, anche a Torino e a Bologna, c`è stato un afflusso ai negozi tranquillo ma costante. Senza ressa, certo. Ma anche senza flop. D`altronde i saldi si confermano un momento atteso dai consumatori. Secondo L`Ascom di Torino ogni famiglia ha stanziato almeno 300 euro per gli acquisti di fine stagione Nell`altro capo d`Italia, si è registrato una discreto esordio per i saldi in Puglia. Un bel week-end per i commercianti è stato anche a Napoli, dove i saldi erano cominciati il 2 luglio, e dove finora le vendite erano state abbastanza “mosce“. Fin da sabato, si sono formate lunghe file davanti ad alcuni dei grandi negozi del centro. Anche lì sembrano aver sfondato i forti ribassi, fino all`80%, proposti da certi negozianti. Anche a Napoli è il settore dell`abbigliamento a trainare. Secondo Paola Borriello, presidente di Federazione Moda Napoli, l`inversione di tendenza registratasi proprio nel week-end, a Napoli, ha consentito di realizzare un parziale recupero. Dal -30% di vendite finora registrate rispetto all`anno scorso si è ora ariparati su un calo del 20 per cento. Un recupero variamente diviso fra i quartieri della città : più al Vomero, a Chiaia, a Toledo (tra il 15 e il 18%); un po` meno nel centro antico ( Foria, Decumani, Via Duomo, Corso Umberto, Corso Garibaldi) e verso la periferia.